Il Lambro restituisce il cadavere di un uomo, senza documenti, nelle acque gonfiate dal maltempo. Resta da chiarire quando e perché è morto.
Alcuni passanti lo hanno notato a pelo d’acqua, a Cascina Canalone, frazione non lontana da Pieve Emanuele in una delle anse del Lambro. Hanno subito dato l’allarme e in poche ore il corpo di un uomo, deceduto da tempo, è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco.

Pieve Emanuele, cadavere nel Lambro
L’intervento è avvenuto ieri, nel tardo pomeriggio. I sommozzatori del Comando dei Vigili del Fuoco di Milano, insieme agli esperti fluviali e al nucleo elicotteri, hanno recuperato il cadavere di un uomo nelle acque del Lambro. A segnalare la presenza del corpo era stato un passante nella zona di Gratosoglio, ma la portata d’acqua del fiume, ingrossata dalle piogge, ha trascinato il cadavere verso valle.
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Vestito ma senza documenti, il corpo presentava un avanzato stato di decomposizione. Secondo le prime indagini, si trovava in acqua da diversi giorni, riemergendo solo ora proprio a causa del maltempo che ha gonfiato il fiume.
Lambro, identità e cause di morte incerte
Al momento, la vittima resta un mistero: nessun documento è stato rinvenuto sulla sua persona, ed è stata avviata la comparazione con il database delle persone scomparse.
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Gli investigatori stanno valutando ogni ipotesi possibile: potrebbe trattarsi di un tragico incidente, di un gesto volontario, di un improvviso malore, oppure anche un episodio cruento. Le autorità hanno dunque disposto l’autopsia per stabilire l’epoca e le cause del decesso.
Il Lambro Morto
Il Lambro, in questo tratto conosciuto anche come Lambro Meridionale o “Lambro Morto”, scorre nell’area agricola e fluviale a sud di Milano. Le recenti piogge hanno aumentato significativamente la portata del fiume, che in condizioni di nubifragio può riattivare zone normalmente tranquille.
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Spesso sottovalutato, questo tratto del Lambro ha già restituito un corpo all’inizio di giugno, quando un uomo fu scoperto intrappolato dalle paratie tra Peschiera Borromeo e Milano. Il nuovo ritrovamento interviene proprio in quest’area che, con l’innalzamento delle acque, torna a rivelare corpi sommersi da tempo.
Cosa accadrà adesso
Ora le indagini puntano a tre obiettivi: identificare il cadavere, ricostruire l’ora e la causa della morte e verificare eventuali responsabilità.
L’autopsia chiarirà se ci sono segni di violenza, malore o annegamento. Parallelamente, i tecnici dei vigili del fuoco e della magistratura effettueranno rilievi sul letto del fiume per ricostruire il flusso delle acque e possibili punti di caduta.