Stazione Centrale, catturato il killer di Argenteuil: era ricercato in tutta Europa

Aveva massacrato la sua famiglia a fucilate ed era in fuga da giorni, gli agenti della Polfer lo hanno riconosciuto in Stazione Centrale e lo hanno arrestato. Ora è a San Vittore in attesa dell’estradizione. 

Lo hanno riconosciuto dopo avere verificato una foto segnaletica diffusa in tutta Europa, e appesa in ufficio. Quel giovane apparentemente semi-incosciente che dormiva a terra in piazza Duca d’Aosta a poca distanza dalla Stazione Centrale, era proprio il killer di Argenteuil, ricercato per un efferato duplice omicidio.

MIlano Stazione Centrale
La Stazione centrale di Milano, ogni giorno centinaia di controlli su passeggeri e viaggiatori – Credits ANSA (Milano.CityRumors.it)

L’uomo, 31 anni, aveva ucciso a fucilate la madre e il fratello. Gli agenti della Polfer della stazione milanese lo hanno fermato e identificato. E dopo avere verificato le sue impronte digitali, lo hanno messo in arresto.

Arrestato in Stazione Centrale

All’invito a mostrare i documenti, l’uomo ha esibito una tessera di un ente di assistenza, ma le generalità non convincevano. A quel punto è stato portato negli uffici della Polfer, dove è stato sottoposto a un controllo digitale incrociato. Le impronte digitali sono risultate perfettamente corrispondenti a quelle dell’uomo indicato nelle ricerche francesi, ed è scattato l’arresto con l’accusa formale di duplice omicidio.

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Il 31enne, cittadino francese, era accusato di aver ucciso la madre, 64 anni, e il fratello 33enne con numerosi colpi di fucile sparati direttamente alla testa nella loro casa di Argenteuil, nei pressi di Parigi, la notte del 22 giugno scorso. A confermare il delitto sulla scena del delitto sono stati rinvenuti sette bossoli da fucile calibro .22, mentre l’arma del delitto non è stata ancora recuperata.

Un delitto efferato: l’assassino era a Milano

L’allarme era stato lanciato dal terzo fratello quando è rientrato in casa e ha trovato la porta chiusa dall’interno. Da quel momento; all’interno i due cadaveri mentre il fuggitivo era scomparso, dando avvio a una caccia all’uomo europea che si è conclusa a Milano.

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L’operazione è nata dall’intesa tra la Divisione Sirene del Servizio di cooperazione internazionale e la Polfer, attivata tramite la rete Fast Italia (Fugitive Active Search Team). È stato questo coordinamento a garantire che Milano fosse allertata dell’arrivo del sospetto.

Sarà estradato

Grazie al lavoro sinergico tra Francia e Italia, l’arresto è avvenuto con tempestività e senza complicazioni. Nessun tentativo di fuga o resistenza: il sospettato è stato ammanettato sul posto e trasferito direttamente nel carcere di San Vittore, dove resterà in custodia.

L’uomo è stato formalmente accusato anche di sostituzione di persona per via del documento falso che aveva tentato di esibire agli agenti della Polizia Ferroviaria. Tanto è bastato per tenerlo in custodia, a disposizione in vista della procedura di estradizione verso la Francia. La Corte dovrà valutare le garanzie richieste dal sistema giuridico francese e decidere se concedere l’estradizione, mantenere la custodia o avviare ulteriori accertamenti. Ma vista la gravità del delitto non c’è dubbio che l’uomo nel corso dei prossimi giorni sarà trasferito a Parigi.

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