Un giovane di 28 anni con problemi psichici ha aggredito il padre addormentato sul divano con 20 fendenti al volto, collo e torace, l’uomo è in gravi condizioni a Niguarda. Il figlio è stato disarmato dalla madre e fermato sul pianerottolo.
Doveva essere una serata di festa con tutta la famiglia riunita nel suo appartamento in via Cascina Bianca, alla Barona, periferia sud di Milano, per festeggiare il compleanno del padre, 72 anni.

Intorno alla mezzanotte il dramma: mentre la vittima si era appisolata sul divano, il figlio di 29 anni ha preso un coltello dalla cucina e si è scagliato su di lui in modo furioso infierendo almeno venti volte tra volto, collo, spalle e torace.
Barona, aggredito a coltellate dal figlio
Sono stati attimi di terrore, con le urla strazianti del padre che chiedeva aiuto. La madre, 67 anni, che era già a letto, svegliata dal cla confusione, ha trovato il marito in un lago di sangue e ha reagito immediatamente. Con un coraggio dettato dalla disperazione ha disarmato il figlio, recuperato il coltello e lo ha tranquillizzato: poi ha chiamato i soccorsi.
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Sul posto sono intervenuti un’ambulanza e gli agenti della Polizia di Stato. Il padre – in gravi condizioni– è stato trasferito in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. I medici hanno estratto frammenti di lama dal petto e valutato alcune serie lesioni a un occhio. L’uomo è in gravi condizioni e potrebbe perdere l’occhio, non è in pericolo di vita.
Arrestato, era in cura per gravi problemi psichici
Mentre veniva prestato il primo soccorso al padre, il giovane protagonista della brutale aggressione era uscito dall’appartamento: gli agenti lo hanno rintracciato poco dopo sul pianerottolo. Era in stato di agitazione, a torso nudo e con evidenti tracce di sangue sui vestiti. Arrestato in flagranza del reato per tentato omicidio, il giovane è stato condotto al carcere di San Vittore, in attesa della convalida del fermo.
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Emergono tuttavia altri dettagli: il 29enne, senza precedenti penali o episodi violenti, era in cura dal 2019 presso il Centro Psico-Sociale (CPS) locale per disturbi di natura psichiatrica, mai però associati a comportamenti aggressivi in famiglia. Alla polizia, interrogato sui motivi dell’attacco, ha risposto semplicemente: “Non so perché”, una risposta uscita che sembra amplificare il senso di smarrimento e paura vissuto dai genitori.
Barona, la madre salva la vita al marito
In questa tragedia, la figura della madre emerge come protagonista coraggiosa e determinante. Il suo gesto coraggioso, intervenuto non solo per fermare l’aggressione e la furia del figlio ma anche per consentire i soccorsi del marito, ha probabilmente evitato conseguenze ancora più gravi.
Le indagini e il futuro
Il quadro sembra chiaro, ma gli accertamenti proseguiranno. Le autorità stanno verificando le condizioni ereditarie e ambientali, i farmaci eventualmente assunti dal giovane e se ci siano segnali premonitori ignorati in passato. Il frammento di coltello rimasto conficcato nel petto del padre sarà analizzato come prova cruciale.
In vista della convalida del fermo al Gip toccherà stabilire le misure cautelari ed eventualmente richiedere una perizia psichiatrica.