Il Ministero della Salute ha inserito Milano tra le nove città sotto osservazione per rischio calore: scatta così il primo bollino giallo della stagione e torna l’allerta per i possibili effetti sulla salute.
Primo fine settimana estivo. Anche se l’estate arriverà ufficialmente solo fra tre settimane. E così a cavallo del ponte del 2 giugno, le ondate di calore – temutissime – fanno il loro ingresso ufficiale anche nel capoluogo in corrispondenza di cieli limpidi, temperature in aumento e un clima che anticipa pienamente le tipiche condizioni da piena estate.
Dopo settimane di instabilità meteorologica e alternanza tra giornate miti e piogge primaverili, la situazione è radicalmente cambiata in poche ore spingendo le autorità sanitarie a riattivare i sistemi di allerta per le ondate di calore.
Il Ministero della Salute ha segnalato alcune città lombarda tra quelle in cui, nei prossimi giorni, sono attese condizioni che potrebbero rappresentare un rischio per la popolazione, per quanto al momento si parli ancora di rischi assolutamente limitati. Milano si trova infatti inserita nella lista delle città con livello di allerta giallo, il primo step di un sistema progressivo che monitora l’impatto del calore sulla salute pubblica.
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L’inserimento nel livello giallo, secondo quanto stabilito dal Ministero, corrisponde a una fase di attenzione preventiva: si tratta di un segnale che anticipa la possibile comparsa di un’ondata di calore vera e propria. La classificazione non implica un rischio immediato per la popolazione generale, ma rappresenta un invito alla vigilanza, in particolare per i soggetti più fragili.
Nel dettaglio, il bollino giallo segnala “condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore”, come riportato nel bollettino ufficiale. In altre parole, è un primo campanello d’allarme che suggerisce l’arrivo di giornate caratterizzate da temperature elevate e tassi di umidità sopra la media, fattori che, combinati, possono aumentare i rischi per la salute.
Da lunedì scorso, 26 maggio, è nuovamente attivo il servizio di monitoraggio delle temperature e dei relativi impatti sanitari predisposto dal Ministero della Salute. Il sistema prevede la pubblicazione quotidiana di bollettini aggiornati per 27 città italiane, tra le quali Milano, con previsioni articolate su tre fasce temporali: 24, 48 e 72 ore.
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Le previsioni sono elaborate con cadenza giornaliera, dal lunedì al venerdì, e pubblicate entro le ore 11 sul portale del Ministero. I livelli di rischio si suddividono in quattro fasce, che vanno dal verde (nessun rischio) al rosso (rischio elevato per l’intera popolazione). Milano, in questo momento, si colloca nella fascia intermedia più bassa, ma le proiezioni a 72 ore indicano un possibile peggioramento delle condizioni globali.
Milano non è certo un caso isolato. Tra i capoluoghi, città medio grandi che sono inserite nella stessa fascia di rischio ci sono Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia, Roma, Torino e Verona. A confermarlo sono le previsioni a tre giorni, che vedono aumentare il numero dei centri urbani soggetti a pre-allerta per ondate di calore.
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Nella giornata precedente, le proiezioni a 48 ore avevano già segnalato quattro città a rischio, in misura maggiore rispetto alle altre: Bolzano, Firenze, Perugia e Roma. L’inclusione di Milano tra le nuove città osservate testimonia un progressivo innalzamento delle temperature che potrebbe tradursi, nel breve termine, in un’ondata di calore estiva a tutti gli effetti.
Un’ondata di calore si definisce come un periodo di temperature eccezionalmente elevate rispetto ai valori medi del periodo, generalmente accompagnato da forte irraggiamento solare, alti tassi di umidità e assenza di ventilazione. Tali condizioni possono durare anche più giorni e mettere a dura prova l’equilibrio fisiologico, soprattutto nei soggetti più vulnerabili.
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Secondo il Ministero, il rischio sanitario maggiore è legato ad anziani, bambini, persone con patologie croniche – soprattutto di carattere cardiocircolatorio e respiratorio – oltre alle donne in gravidanza. I bollettini servono proprio a orientare gli interventi preventivi e a suggerire comportamenti adeguati, in coordinamento con le strutture sanitarie locali e i servizi sociali.
Il servizio nazionale di monitoraggio delle ondate di calore sarà operativo fino al 20 settembre 2025, ma in circostanze specifiche il calendario delle emergenze potrebbe anche estendersi.
L’obiettivo è quello di offrire una valutazione costante del rischio e di supportare le istituzioni locali nell’attivazione di misure preventive, soprattutto nei centri urbani più densamente popolati.
La situazione attuale su Milano è quella di un inizio d’estate anticipato, ma già incisivo. Le giornate di sole pieno e le temperature superiori ai 30 gradi registrate in città potrebbero rappresentare solo l’inizio di una fase ben più critica, con picchi di calore attesi nel corso di giugno. Le prossime settimane saranno determinanti per comprendere l’evoluzione del quadro climatico e dei relativi effetti sulla salute pubblica.