Omicidio+Sharon+Verzeni%3A+pi%C3%B9+persone+si+trovavano+nella+via+del+delitto+quella+notte.+Dna+anche+alle+donne
milanocityrumorsit
/cronaca/omicidio-sharon-verzeni-piu-persone-si-trovavano-nella-via-del-delitto-quella-notte-dna-anche-alle-donne.html/amp/
Cronaca

Omicidio Sharon Verzeni: più persone si trovavano nella via del delitto quella notte. Dna anche alle donne

Dalle indagini sull’omicidio della 33enne Sharon Verzeni spunta fuori che quella notte in via Castegnate a Terno d’Isola diverse persone erano in giro

Quella notte del 30 luglio 2024 alle 00.50 quando Sharon Verzeni fu accoltellata in via Castegnate a Terno d’Isola, nella bergamasca, diverse persone erano a spasso nei pressi della stessa strada dove avvenne il delitto.

Omicidio Sharon Verzeni, le indagini della scientifica sul luogo del delitto. Il test del Dna anche alle donne di Terno d’Isola. Il punto sulle indagini a distanza di 18 giorni dall’assassinio (ANSA) milano.cityrumors.it

Dalle immagini delle videocamere di sorveglianza della zona c’è chi era in bicicletta, chi a piedi e chi di passaggio con la macchina. Nello specifico il numero di persone che effettivamente era nei paraggi del luogo dell’omicidio a quell’ora, al momento, non è dato saperlo. Ma in quel gruppo può nascondersi sia il killer che trovarsi più di un testimone, se non dell’aggressione almeno del passaggio di qualcuno da segnalare.

Le indagini 18 giorni dopo il delitto

L’appello degli investigatori che indagano sull’omicidio di Sharon Verzeni  è chiaro: “Chi sa parli”. A distanza di 18 giorni dal delitto, gli inquirenti ribadiscono come sia importante la collaborazione di chi possa aver visto qualcosa. Terno d’Isola quando la 33enne è uscita di casa per andare a camminare su consiglio della sua dietologa dopo la mezzanotte, non era deserta.

Omicidio Sharon Verzeni, le indagini della scientifica sul luogo del delitto. Il test del Dna anche alle donne di Terno d’Isola. Il punto sulle indagini a distanza di 18 giorni dall’assassinio (ANSA) milano.cityrumors.it

In alcune vie limitrofe a via Castegnate c’era qualche movimento, in particolare nella parallela via Casolini, molto frequentata a tarda notte. Agli uomini dell’Arma dei carabinieri del Nucleo investigativo e del Ros nelle indagini si focalizzano anche su questi movimenti, tanto che diverse persone sono state convocate in caserma per spiegare perché si trovassero lì a quell’ora della notte.

Ovviamente l’attenzione diventa ancora maggiore quanto più ci si avvicina alla via del delitto. Ad oggi, chi era nelle vicinanze di via Castegnate è stato già identificato e agli investigatori dicono di non aver visto nulla di sospetto. Ma che quella strada non fosse deserta lo dimostra il passaggio di una ragazza che per prima si è imbattuta nella vittima appena aggredita ma ancora in piedi. Tutto sarebbe avvenuto secondo le indagini, una ventina di secondi dopo la telefonata di Sharon al 112 per chiedere aiuto. Ma la ragazza si è spaventata ed ha proseguito diritto, per poi tornare indietro poco dopo trovando i due fidanzati che nel frattempo si erano fermati per soccorrere Verzeni. In tre hanno confermato di non aver visto nessuno scappare.
collaborative.

LEGGI ANCHE: >>> Paola Zanin, “la casalinga di Voghera” è morta. Il suo personaggio un faro per le donne

LEGGI ANCHE: >>>Da Milano a Forte dei Marmi in cerca di turisti da derubare: portati via due Rolex da 45mila euro. Hanno 19 anni

Test del Dna anche alle donne

Le indagini proseguono in attesa di un Dna significativo sui vestiti o sul corpo di Sharon Verzeni che potrebbe far fare un passo avanti agli inquirenti che si occupano del caso.  Sono iniziati i test del Dna tra gli abitanti di Terno d’Isola e, in particolare, tra chi abita a ridosso della zona dell’omicidio.

Omicidio Sharon Verzeni, le indagini della scientifica sul luogo del delitto. Il test del Dna anche alle donne di Terno d’Isola. Il punto sulle indagini a distanza di 18 giorni dall’assassinio (ANSA) milano.cityrumors.it

Un inquilino del palazzo di via Castegnate, difronte al quale la 33enne è stata vista barcollare dopo essere stata ferita da 4 fendenti, ha dichiarato, come riporta anche il Corriere di Milano: “Io, mia moglie e mia figlia siamo stati convocati dai carabinieri. Ma a noi non hanno preso il Dna”.

Il test del Dna tramite saliva viene prelevato a categorie di persone diverse, decine per il momento, e non solo ai residenti della zona. Questo anche per escludere chi fosse legittimamente lì (come i soccorritori). In tutto questo non vengono escluse le donne.  Anche ad alcune di queste è stato prelevato un campione genetico. In un’indagine al momento senza indicazioni precisi ne sospetti non si può escludere nulla, neanche una mano femminile.