Omicidio Sharon Verzeni, la soluzione al caso è nel box sequestrato: trovato un coltello insanguinato

Il giallo sulla morte di Sharon Verzeni è ancora da risolvere e gli inquirenti non confermano né smentiscono il ritrovamento di un coltello insanguinato trovato in un box sequestrato. L’ora della verità è vicina

Al momento nessun inquirente la conferma ma neanche la smentisce. La notizia che oggi passa di bocca in bocca è che un coltello sporco– verosimilmente – di sangue e con una lama compatibile con le larghe ferite riscontrate sul corpo di Sharon Verzeni sia stato ritrovato a Terno d’Isola.

Sharon Verzeni
Omicidio Sharon Verzeni, trovato un coltello insanguinato nel box auto – ANSA – Milano.cityrumors.it

Per averne certezza bisognerà attendere ancora l’esito delle comparazioni di laboratorio con il profilo genetico della vittima. Manca anche il risultato decisivo sull’impugnatura della lama che per quattro volte è stata conficcata nella schiena e il torace della 33enne. E se la mano del killer, come si pensa, non era protetta da alcun guanto in lattice, allora potrebbero esserci tracce del Dna dell’assassino e, di conseguenza, la svolta definitiva nel caso.

Il coltello rinvenuto nel box

Ieri mattina, lunedì 5 agosto, i carabinieri della compagnia di Zogno hanno messo i sigilli ad un box auto che dista pochi metri dal luogo del delitto, via Castegnate a Terno. All’interno buttate a terra brande di fortuna usate da qualche sbandato per dormire. I reperti saranno analizzati dalla locale Sezione investigazioni scientifiche. Mentre al Ris di Parma sono stati inviati i tessuti e gli oggetti più importanti.

omicidio sharon verzeni
Omicidio Sharon Verzeni, trovato un coltello insanguinato nel box auto – ANSA – Milano.cityrumors.it

Pur non essendo affiorato un movente apparente gli specialisti del Nucleo investigativo stanno maturando la convinzione che l’assassino non abbia scelto a caso la sua preda, ma che dietro al delitto si celi un fortissimo rancore personale nei confronti della 33enne Sharon.

Inoltre, il presunto killer sembra aver programmato bene l’omicidio, considerata la fuga e la sparizione. Infine, senza trarre conclusioni affrettate, si attendono pazientemente gli esiti delle copie forensi sul cellulare della vittima e del compagno, l’idraulico Sergio Ruocco.

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Il compagno di Sharon Verzeni

I carabinieri che indagano sul caso di omicidio non dubitano sulla testimonianza rilasciata dal compagno di Sheron Verzeni, Sergio Ruocco, né tantomeno su quella di familiari, amici e colleghi della barista che escludono nemici o presenze minacciose nella vita della donna, descritta da tutti come molto discreta e riservata.

Sharon è stata sorpresa alle spalle mentre passeggiava di notte per tenersi informa, come le aveva consigliato il dietologo. Nelle orecchie gli auricolari con la musica. Camminava quando all’improvviso qualcuno ha deciso di ucciderla.

Il compagno era in casa, dormiva mentre la fidanzata era a passeggio nelle strade di Terno d’Isola. Nessuno ha visto nulla, le telecamere riprendono una sagoma. Nulla di più.

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