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Cronaca

Morte Alexander Reyes, c’è una prima svolta: sequestrata l’auto che ha investito e ucciso il 27enne a Pioltello

C’è una svolta nel giallo dell’investimento di Alexander Reyes in quello che sembrava un incidente provocato da un’auto pirata

La drammatica morte di Alexander Reyes il 27enne di origini peruviane investito e ucciso a Pioltello da quella che sembrava essere un’auto pirata, potrebbe nascondere uno scenario diverso e molto più complesso.

Il frame del video girato da un balcone dell’imvestimento di Alexander Reyes a Pioltello – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Il primo tassello del rompicapo è stato intanto rinvenuto: l’auto che ha provocato l’incidente, una Peugeot 208 bianca, è stata rintracciata e sequestrata. Era in un parcheggio, a poca distanza dal luogo dell’investimento.

Alexander Reyes, la ricostruzione dei fatti

Quello che è accaduto nella notte tra domenica e lunedì è ancora poco chiaro. Di sicuro Alexander Reyes, che era insieme alla fidanzata, viene investito da un’auto mentre attraversa la strada, e lasciato gravemente ferito a terra. Il ragazzo, soccorso e trasferito al Niguarda, morirà qualche ora più tardi a causa delle gravissime ferite riportate.

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Inizialmente tutto, a cominciare dalla testimonianza della ragazza che era in compagnia della vittima, faceva pensare all’investimento di un’auto pirata che immediatamente dopo l’impatto si dava alla fuga facendo perdere le proprie tracce. In realtà ci sarebbe altro…

Le testimonianze

La polizia ha verificato frame dopo frame ogni immagine, ogni video tra quelli girati alle forze dell’ordine da alcuni testimoni. Poi ha ascoltato altre persone che avrebbero assistito alla scena dell’investimento. Qualcuno ha parlato di una lite furibonda prima dell’investimento, un episodio non secondario e forse direttamente collegato a quello che doveva essere solo un banale incidente.

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Il modello della macchina, una utilitaria bianca molto comune, è stato individuato e a poco a poco, sfruttando anche le immagini delle videocamere di sorveglianza e sicurezza, gli investigatori sono andati alla ricerca della macchina sospetta. Intercettandola oggi pomeriggio. Era parcheggiata in una strada di Pioltello, non molto lontano dal luogo dell’incidente.

Alexander Reyes, le indagini

In grande evidenza sulla carrozzeria alcuni segni di un urto che saranno ora oggetto di ulteriori analisi per confermare se siano compatibili con l’impatto che ha provocato la morte di Reyes. Anche la polizia inizialmente aveva pensato a un tragico evento fortuito, non sarebbe il primo in provincia di Milano in queste ultime settimane. E le testimonianze di una possibile lite prima dell’accaduto aveva avvalorato questi sospetti.

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Tant’è che le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero Barbara Benzi, stanno esplorando diverse piste, inclusa quella di un possibile omicidio premeditato. Gli investigatori non escludono che Alexander Reyes possa essere stato vittima di un’aggressione deliberata, e non di un semplice investimento accidentale. Soprattutto se verrà dimostrato che, prima dell’incidente, Reyes abbia avuto una lite per strada con una o più persone a bordo della Peugeot.

Le dinamiche dell’incidente

Le immagini girate da un paio i telefonini il cui contenuto è stato messo a disposizione delle forze dell’ordine, hanno evidenziato in modo molto chiaro l’investimento avvenuto in piena notte, intorno alle 2 – in via Cilea, nel quartiere Satellite di Pioltello.

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La donna che era con Reyes, una connazionale di 34 anni, è stata la prima ad allertare i soccorsi. Poco prima che l’auto si dilegui si vede la macchina ferma, con i fari puntati sul giovane a terra. Per poi ripartire molto velocemente. Reyes è rimasto in coma per due giorni prima del decesso, senza mai riprendere conoscenza.

Il luogo dove Alexander Reyes è stato trovato a terra – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

I dubbi degli inquirenti

Una delle ipotesi è che sia scoppiata una lite tra Reyes e gli occupanti dell’auto. E che il giovane abbia cercato di impedire la fuga dell’auto appoggiandosi sul cofano dell’auto per essere poi in un secondo momento travolto dalla vettura e scaraventato a terra. Da capire se invece l’investimento sia stato in qualche modo un fatto premeditato e organizzato. Tant’è che le immagini mostrano l’auto ferma a una trentina di metri dal corpo a terra di Reyes per qualche secondo prima di darsi alla fuga.

Auto sotto sequestro

Con il ritrovamento della Peugeot 208 bianca, le indagini entrano in una fase cruciale. Il veicolo è stato sequestrato e verrà sottoposto a tutta una serie di esami tecnici approfonditi. Tra gli elementi su cui si concentreranno gli investigatori ci sono i segni di urto presenti sulla carrozzeria, che potrebbero confermare se l’auto abbia effettivamente investito Reyes. Inoltre, si cercherà di individuare eventuali tracce biologiche che possano collegare il veicolo alla vittima o fornire indizi sulla dinamica dei fatti.

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Ovviamente indagini amministrative: di chi sia l’auto, a chi fosse intestata, chi pagasse bollo e assicurazione. Attualmente non è chiaro se l’intestatario dell’auto coincida con la persona che effettivamente era alla guida al momento dell’incidente. Gli investigatori stanno lavorando per rintracciare il proprietario del veicolo e interrogarlo, nella speranza di ottenere chiarimenti sulla sua possibile responsabilità.

Alexander Reyes, il teste chiave

Da chiarire anche la testimonianza fornita dalla fidanzata di Reyes, la quale inizialmente ha descritto l’incidente come un investimento accidentale da parte di un pirata della strada. Questa versione è stata subito considerata poco credibile dalle forze dell’ordine, soprattutto alla luce dei nuovi dettagli emersi dalle indagini.

Le circostanze in cui è avvenuto l’incidente, il comportamento del conducente subito dopo l’impatto e la presenza di possibili testimoni che potrebbero aver assistito a una lite, fanno pensare che ci sia molto di più dietro a quello che, a prima vista, poteva sembrare un semplice incidente stradale e che invece sembra essere sempre di più un altro caso di omicidio.

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupandomi di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.