Nella serata di mercoledì 25 luglio, in piazzale Gabrio Rosa due uomini egiziani sono stati brutalmente aggrediti da una gang di 10 ragazzi
Tutto è successo poco dopo le 19.30 in piazzale Gabrio Rosa e a riferirlo è il Comando Provinciale di Milano, che sta indagando sull’accaduto. A subire la tentata rapina e poi l’aggressione sono stati due ragazzi egiziani di 23 e 24 anni, avvicinati da una decina di giovani che, dopo aver cercato di rubare i loro cellulari, davanti alla loro resistenza hanno dato sfogo alla violenza repressa e li hanno malmenati.
Dei dieci descritti dalle due vittime, effettivamente sembra che siano solo tre quelli che hanno dato sfogo alla propria violenza ed hanno preso a pugni, calci e manganellate i due giovani egiziani. Dei tre, per due di loro sono scattate le manette: ecco però cos’è successo.
Leggi anche – Milano, 3 accoltellamenti nella notte: grave un 34enne colpito all’addome
Leggi anche – L’orrendo primato della Lombardia: 1 morto al giorno per incidente stradale
La brutale aggressione
Dopo aver cercato di rubare i loro telefoni, senza però riuscirci, il gruppo formato da una decina di ragazzi ha iniziato a prendere a botte le due vittime con pugni, calci, spintoni e sprangate date con una stampella. I più violenti, secondo la testimonianza poi resa agli agenti, erano nello specifico tre ragazzi, due dei quali sono stati poi fermati dalle forze dell’ordine. Quando i Carabinieri del nucleo radiomobile sono arrivati sul posto, il gruppo si era allontanato verso Corvetto ma due dei tre più violenti sono stati raggiunti e fermati: si tratta di un ragazzo marocchino di 22 anni e di un italiano di 18 anni. I due sono al momento accusati di rapina aggravata e lesioni in concorso; nel frattempo, gli agenti sono alla ricerca degli altri componenti del gruppo.
Il trasporto in ospedale
Nel frattempo, le due vittime sono state soccorse dal personale del 118. Sebbene, sulle prime, il più grande dei due abbia rifiutato i soccorsi, una volta giunto in caserma per sporgere denuncia ha iniziato ad accusare dei dolori profondi e, per questo, è stato trasportato al Fatebenefratelli, dal quale è stato poi dimesso con una prognosi di 10 giorni.
