Aggressione tremenda quella subita da un 21enne nella stazione di Cesate. Massacrato da due coetanei, che poi gli rubano tutto
Le immagini fanno paura e disegnano una realtà che, per quanto sembri lontana dalla nostra quotidianità , in verità ha trovato il proprio infausto teatro nella stazione di Cesate, in provincia di Milano. Un ventunenne, verso le 23 del 14 gennaio, viene aggredito da due coetanei e viene riempito di pugni e di calci fino a fargli uscire il sangue. Dopo il pestaggio viene derubato di tutto, persino delle scarpe: ecco cos’è successo e a che punto sono le indagini.
I responsabili del tremendo pestaggio sono due, entrambi diciottenni, uno italiano e uno rumeno. Alla coppia si unisce poi un terzo complice, al quale però al momento si deve ancora attribuire un nome e un volto. Per i primi due, infatti, nelle ultime ore è arrivata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e l’accusa di ricettazione e rapina aggravata: ecco le indagini e le prove che li inchiodano.
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Il 21enne finito vittima dell’aggressione e della rapina era arrivato in stazione a Cesate verso le 23 ed era sceso da un treno preso mezz’ora prima a Cadorna. Dopo aver percorso il sottopasso, il giovane era stato sorpreso alle spalle, quindi buttato a terra ed aggredito con calci in faccia e sul corpo. Dopo qualche minuto di vero terrore, i due aggressori sono scappati con la refurtiva: un iPhone 14 Pro (del quale si erano fatti dire il codice di sblocco), due carte bancomat e un paio di Air Force 1.
A questo punto i tre sono saliti a bordo di un treno diretto a Saronno e quella stessa sera hanno usato le carte rubate al 21enne per pagarsi delle birre per un totale di 33 euro. Nel frattempo, il 21enne è stato raggiunto dai soccorsi ed è stato portato in ospedale, dove è stato ricoverato con una prognosi di cinque giorni.
Cinque giorni dopo l’aggressione in stazione, il 18enne italiano è stato fermato dai Carabinieri per un controllo come riscontro all’indagine. Le autorità lo riconoscono infatti poiché indossa i medesimi abiti ripresi dalle telecamere della stazione la sera dell’aggressione: nelle ore successive, quindi, per lui e per il complice albanese scattano le manette e si aprono le porte di San Vittore.
I due diciottenni risultano in possesso di diversi precedenti mentre, per quanto riguarda il terzo complice, al momento non si sa ancora nulla.