Attimi di terrore quelli registrati al pronto soccorso dell’ospedale Sacco di Milano quando un 25enne libico si denuda e si scaglia prima sui vigilantes e poi su un infermiere, colpendolo con una testata
Cresce l’allarme sul tema nella sicurezza negli ospedali dove, sempre con maggiore frequenza episodi di brutale violenza si registrano ai danni degli operatori sanitari e degli addetti alla sicurezza. A farla da padrone, questa volta, è l’evidente disagio psichico di un ragazzo di 25 anni venuto fuori all’interno delle mura del pronto soccorso dell’ospedale milanese Sacco.
Il giovane, di origine libica, un pregiudicato senza fissa dimora, si è scagliato prima contro i vigilantes in servizio nella struttura ospedaliera e poi contro un infermiere colpendolo, fortunatamente di striscio, alla testa con una testata. L’episodio è avvenuto la notte tra sabato e domenica scorsa.
L’aggressione all’ospedale Sacco di Milano
Il racconto di follia arriva dal pronto soccorso dell’ospedale Sacco di Milano, dove nella notte tra sabato e domenica un 25enne libico, con problemi psichiatrici ha minacciato e aggredito gli addetti alla sicurezza della clinica sanitaria e un infermiere. Il tutto è accaduto nel giro di pochi minuti e dopo che il ragazzo si è denudato dei suoi abiti.
L’intervento dei carabinieri del Nucleo Radiomobile è stato risolutivo, bloccando il nordafricano, ora indagato per minacce e interruzione di pubblico servizio e aiutando il personale medico a sedare l’aggressore. Secondo quanto ricostruito da il Giorno, il libico, accompagnato qualche ora prima all’ospedale Sacco dai sanitari di Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) per abuso di droga, si è completamente tolto i vestiti rimanendo nudo e ha iniziato a inveire contro chiunque gli capitasse difronte.
In evidente stato di confusione, all’improvviso ha impugnato un coccio di vetro puntandolo in direzione dei vigilantes della struttura sanitaria. Fortunatamente la sicurezza è comunque riuscita a bloccare il 25enne. In concomitanza è scattato l’allarme con la chiamata alla centrale operativa di via Moscova, a Milano. In breve tempo sono giunti sul posto i militari.
La testata all’infermiere
Il giovane libico, completamente fuori controllo, è stato fermato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile e bloccato su una barella con delle cinghie contenitive ma nonostante questo, il 25enne è riuscito a sferrare una testata a uno degli infermieri che in quel momento stava iniettando un sedativo al giovane.
L’infermiere, vittima dell’aggressore, è stato medicato successivamente per il lieve trauma alla tempia sinistra, riportando una prognosi di due giorni. Così il libico è stato nuovamente sedato e trattenuto in osservazione psichiatrica. Secondo le testimonianze, non sarebbe la prima volta che quel ragazzo si vedeva in quell’ospedale.
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Il precedente
Non è la prima volta che si registrano casi di violenza negli ospedali italiani. Solo due settimane prima di questo ultimo evento, un altro episodio simile si è registrato presso l’istituto clinico Città Studi di via Jommelli.
E’ il 15 aprile, metà pomeriggio quando il 22enne Daniele Z., in ospedale per accompagnare l’ex compagna coetanea a una visita medica, aveva prima spintonato con forza ed estrema violenza la ragazza, per poi scagliarsi contro le persone intervenute per difenderla armato di un coltello da cucina.
Il giovane aveva sferrato alcuni fendenti a un addetto alle pulizie di 56 anni e un infermiere di 57 anni, entrambi feriti, rispettivamente a una gamba e a un fianco. Ferito anche un paziente di 74 anni in sala d’attesa, preso di striscio dalla lama del coltello a due dita di una mano. Anche qui l’intervento dei carabinieri ha posto fine all’aggressione fermando il giovane 22enne in via Porpora, a poche decine di metri dall’ospedale. Il ragazzo è finito in carcere con l’accusa di lesioni aggravate.