L’accusa è pesante ma, finalmente, dopo più di venti giorni la vittima può tirare un sospiro di sollievo. Arrestato il presunto aggressore della barista
La mattina del 13 luglio, una 35enne titolare di un locale del centro di Vimercate ha come sempre aperto il suo bar per iniziare a lavorare ma, a un certo punto, un uomo è entrato di soppiatto nel bar e l’ha colta alla sprovvista, puntandole una pistola alla tempia e coprendosi il viso con una sciarpa. Da qui a poco la rapina, quindi la violenza sessuale: oggi è stato arrestato il presunto colpevole.
Dopo l’aggressione a volto coperto e con mano armata, infatti, l’uomo avrebbe costretto la donna a consegnargli tutto l’incasso e, una volta presi i soldi, l’avrebbe trascinata nel retro del locale obbligandola ad avere un rapporto sessuale con lui. Al termine, se ne sarebbe andato a gambe levate, lasciandola completamente in shock. Da quel momento è iniziata la ricerca del presunto colpevole: oggi ha un nome e un volto.
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Non appena la donna è riuscita a chiamare i Carabinieri, questi sono subito giunti sul posto ed hanno ascoltato la testimonianza della vittima, recuperando nel frattempo le immagini delle telecamere di sicurezza presenti all’interno del locale e nella zona in cui si trova, così da capire se avessero inquadrato lo stupratore mentre entrava o usciva dal bar ed eventuali complici.
La vittima, comunque, è riuscita a fornire una descrizione particolareggiata del suo aggressore e questo è stato fondamentale per le indagini che, anche grazie alle sue parole, sono riuscite a fornire un nome e un cognome alla vittima e alla comunità di Vimercate, dove da decenni non succedeva qualcosa di così grave.
A finire in manette per l’aggressione ai danni della barista è stato Alessandro Gaudioso, un 19enne impiegato come barista nel locale all’interno dell’ospedale di Vimercate. Nel suo passato c’è qualche precedente per droga e, sebbene negli ultimi anni non ci siano stati episodi degni di nota, all’alba di questa mattina per lui si sono aperte le porte del carcere di Monza, dove si trova in custodia cautelare per ordine del gip.
Fondamentale l’identikit del ragazzo, già tracciato poche ore dopo l’aggressione e al quale ha dato un contributo fondamentale la vittima stessa. Inoltre, oltre alla sua descrizione, importante è stato anche ciò che gli agenti hanno visto tramite le videocamere di sorveglianza, che l’hanno ripreso mentre usciva dal locale della donna con la sciarpa che gli copriva mezza faccia.