Fermato dai Carabinieri un 25enne, sospettato di essere il piromane che da luglio a marzo ha dato fuoco ad auto e moto a Milano. L’indagine
A distanza di mesi dall’ultimo colpo che gli viene attribuito, quello di marzo 2024, il presunto piromane è stato fermato dai Carabinieri: il sospetto è che sia proprio lui l’uomo che, tra luglio 2023 e marzo 2024, a Milano e hinterland ha colpito almeno tre volte. Si tratta di un cittadino romeno di 25 anni: ecco come sono arrivati a lui.
Le indagini sono iniziate l’8 marzo scorso: 15 automobili, tra San Giuliano e San Donato Milanese, sono state date alle fiamme. Immediato l’inizio delle indagini, che hanno provato che tutti e quindici gli incendi hanno avuto una natura dolosa: a distanza di sei mesi, i Carabinieri hanno individuato il piromane che, secondo loro, potrebbe esserci dietro a questi reati.
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L’indagine sugli incendi è stata lunga e puntuale e non si può di certo dire già conclusa: i militari, infatti, sono riusciti ad arrivare all’identità del giovane grazie a una serie di contatti che han permesso loro, piano piano, di stringere sempre di più il cerchio fino ad avere un solo nome e un solo cognome. Inoltre, i Carabinieri sono riusciti anche a capire che il piromane dava fuoco ai veicoli appiccando le fiamme dai passaruota: per muoversi tra un obiettivo e l’altro, poiché dava fuoco a veicoli anche molto distanti tra loro, usava un monopattino.
Dopo aver individuato il nome e il cognome del 25enne, gli agenti sono riusciti a dimostrare che è sua la mano che ha appiccato un incendio il 7 luglio dell’anno scorso a Rogoredo e a un altro avvenuto il 27 dello stesso mese a San Donato, dove sono andati distrutti ben 13 motorini. Per il 25enne, quindi, le cose iniziano a complicarsi: al momento per il giovane è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’indagine, comunque, prosegue: obiettivo di chi indaga è quello di riuscire a dimostrare la piena colpevolezza del 25enne anche per quanto riguarda gli altri incendi di veicoli mai spiegati, avvenuti nella medesima area e nello stesso periodo. Si cercano quindi testimonianze, prove o immagini utili: chiunque avesse qualcosa di rilevante può rivolgersi ai Carabinieri.