A Dalmine, in provincia di Bergamo, un operaio ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato da un’escavatrice. La dinamica dell’incidente
Il tema degli incidenti sul luogo di lavoro è purtroppo ricorrente, nelle pagine di cronaca nera italiana. Per quanto se ne parli e si cerchi di sensibilizzare aziende e dipendenti sull’adozione di tutti i dispositivi di sicurezza necessari, a volte a metterci lo zampino è anche la sorte. Proprio questa mattina, a Dalmine in provincia di Bergamo, un 59enne ha perso la vita sul luogo di lavoro: ecco come sono andate le cose.
Poco prima di mezzogiorno, mentre lavorava in un campo di via Levate a Dalmine, il 59enne sarebbe stato completamente schiacciato da un’escavatrice. Sul posto sono subito giunti i sanitari del 118, i vigili del fuoco, il personale Ats e i Carabinieri della Compagnia di Treviglio ma per lui non c’è stato niente da fare: ora, però, è iniziata l’indagine.
Leggi anche – Morte Marco Bertolini, 40enne ucciso da pirata della strada: trovato il conducente dell’auto
Leggi anche – Cocaina nei cioccolatini e cellulari nel carcere: arrestate 13 persone. In manette anche un agente e un avvocato milanese
Dalle prime informazioni emerse dall’ascolto dei testimoni, sembra che il 59enne al momento della tragedia stesse caricando un escavatore sul rimorchio del camion mediante una rampa: questa, però, avrebbe ceduto e la ruspa si sarebbe ribaltata, andando a travolgere completamente l’operaio. L’incidente è avvenuto in un campo confinante con una proprietà privata e, nonostante la tempestività nel chiamare i soccorsi, per il 59enne non c’è stato niente da fare poiché probabilmente è morto sul colpo.
Nei giorni scorsi, sono stati molti gli incidenti sul lavoro che hanno sconvolto la Lombardia. Solo tre giorni fa, in un’azienda di Biciccera a Gornate Olona in provincia di Varese, un operaio 34enne è morto schiacciato in una pressa in un reparto addetto allo stampaggio di materie plastiche. Dipendente esterno all’azienda, era lì per attività di manutenzione. Identica sorte quella che è toccata a Riccardo Gozzi, 50enne che, il 14 settembre, era salito nel cestell per sistemare il sottotetto quando improvvisamente ha perso l’equilibrio, cadendo nel vuoto per 8 metri, nella carpenteria di Darfo Boario dove lavorava.