Una notte folle quella di venerdì scorso a Milano per un critico d’arte fermato dai carabinieri all’alba a bordo della sua Bentley mentre viaggiava contromano sui binari del tram. L’uomo ubriaco ai militari: “Siete dipendenti dello Stato, quindi miei”
Sirene spiegate, lampeggianti attivi e la folle corsa tra le vie di Milano dei carabinieri che, con l’altoparlante intimano l’alt al guidatore a bordo di una Bentley. L’uomo, che poi si scoprirà essere un 44enne gallerista d’arte, suona il clacson senza apparente motivo. Continua la sua corsa contromano lungo i binari del tram e non si ferma davanti a nulla, nemmeno davanti agli uomini dell’Arma dei carabinieri.
Sono le 5.40 di venerdì scorso, quando in piazza Principessa Clotilde, ai militari si avvicinano alcuni tassisti: segnalano il pericoloso passaggio a zigzag della fuoriserie color argento, con targa inglese e guida a destra, a bordo del quale c’era un uomo molto probabilmente ubriaco.
La notte folle del gallerista d’arte
L’azione dell’equipaggio del Radiomobile si attiva all’istante dopo la segnalazione dei tassisti. Parte l’inseguimento e la fuoriserie, una Bentley argentata, viene intercettata in via Galilei. Al volante c’è un uomo. E’ un 44enne in evidente stato di ebrezza. Il conducente suona il clacson senza motivo, inseguito da alcuni passanti.
A quel punto, i militari intimano l’alt col microfono, ma l’uomo non si ferma. La corsa termina in viale Montesanto, quando l’auto, contromano sui binari, si ritrova davanti un tram.
Raggiunto dai militari, il 44enne con gli occhi lucidi e la voce impastata, dice: “Sono una brava persona, portatemi a casa… sono un famoso critico d’arte, proprietario di una famosa galleria d’arte”.
Dice la verità sulla sua professione, il 44enne è in effetti il titolare di una nota galleria d’arte nel quartiere Mayfair a Londra che vanta in catalogo capolavori di De Chirico, Hirst e Pomodoro. A quel punto l’equipaggio del Radiomobile gli chiede i documenti, ma lui non li trova, non ricorda se la patente l’abbia conseguita in Russia o altrove, si confonde sul luogo di nascita. Viene chiesto, dunque, al gallerista di sottoporsi alla prova del palloncino per verificare l’assunzione di alcool e droghe ma lui si rifiuta categoricamente aggiungendo: “Non bevo e non mi drogo, mi scuso con voi ma non faccio nessun test. Io sto bene, voglio solo andare a dormire, riaccompagnatemi a casa: siete dipendenti dello Stato e quindi miei dipendenti, portatemi a casa”.
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Le accuse ai carabinieri
Non solo l’uomo si è rifiutato di sottoporsi ai test ma ha accusato prima i carabinieri di avergli sottratto i documenti e poi ha ritrattato quanto detto dichiarando invece di essere stato derubato mentre dormiva in macchina. La notte del 44enne termina in caserma con una denuncia a suo carico per essersi rifiutato di sottoporsi all’alcoltest con tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi di etanolo per litro di sangue “per manifesta sintomatologia” e di essersi opposto alla verifica “dello stato della guida sotto l’influenza di sostanze psicotrope”.
L’uomo, dopo la querela ha dichiarato, come riporta anche il Giorno: “Tanto io ho i soldi, sono cittadino inglese e non mi potete fare nulla… e ho i miei avvocati, tanti avvocati…”. Il gallerista è stato trasportato in codice verde al pronto soccorso del Fatebenefratelli per “presunto abuso etilico”.
Successivamente, una volta uscito dall’ospedale, l’uomo si presenta nella caserma Montebello, secondo i presenti ancora ubriaco e in stato confusionale, e riprende da dove aveva lasciato preannunciando: “Ora vado dal mio legale e vi faccio vedere io…“. Lo sfogo costa al 44enne anche una sanzione amministrativa per ubriachezza. Dalle banche dati dei militari emergono altre 4 segnalazioni, a carico dell’uomo, per guida in stato di ebrezza da Milano, Arcore, Seregno e Genova.