In tutta la zona Dergano a Milano aveva creato un clima di terrore e paura tra i residenti con offese e minacce al sesso femminile. Così il presidente dell’associazione culturale islamica di via Zambelli, Ahmed kabir è stato espulso dall’Italia
E’ stato imbarcato su un volo aereo diretto nel suo Paese d’origine, il Bangladesh e non farà più ritorno in Italia. Il provvedimento di espulsione è stato eseguito stamani dagli agenti della Polizia di Stato di Milano ed emesso dal Ministro dell’Interno per motivi di ordine e sicurezza pubblica nei confronti del 50enne cittadino bengalese e presidente di un’associazione culturale islamica in via Zambelli.
Ahmed Kabir nella zona Dergano gestiva in uno stabile una moschea abusiva ma aveva già diversi precedenti penali a suo carico. I residenti della zona hanno vissuto in un clima di paura e terrore, esasperati dalle continue offese e minacce rivolte soprattutto alle donne. Per tali ragioni, nelle scorse ore, i Poliziotti della Questura hanno eseguito il provvedimento di espulsione dal suolo italiano per il 50enne A.K.
Le indagini della Digos
Nell’ambito della consueta attività di prevenzione e monitoraggio del fenomeno del radicalismo di matrice religiosa, rafforzata dopo l’attacco a Israele del 7 ottobre scorso di Hamas, gli investigatori dell’Antiterrorismo della Digos in collaborazione con i colleghi dell’Ufficio Immigrazione nei mesi scorsi hanno stretto la loro attenzione sull’uomo, già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti penali e di polizia “indicativi di una non trascurabile pericolosità sociale, in particolar modo nei riguardi di persone di sesso femminile”.
Il 50enne, in aggiunta, era già destinatario di un avviso orale del questore Giuseppe Petronzi.
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“Ti taglio la gola”, la minaccia in tv alla giornalista
La vicenda forse più nota che ha come protagonista proprio il 50enne Kabir risale allo scorso novembre quando, durante la trasmissione di Rete 4 Dritto e rovescio, l’uomo aveva puntato un coltello contro l’inviata Simona Gallo, accompagnato dal gesto del dito alla gola, come a voler indicare: “ti taglio la gola”.
Nel servizio giornalistico l’inviata aveva raccolto le testimonianze di alcuni residenti sul presunto “clima di paura” generato dalla presenza dell’uomo e dal suo atteggiamento violento e minaccioso. E in quel frangente, appunto, a farne le spese era stata la giornalista. Ora Ahmed Kabir è stato rimpatriato in Bangladesh.