Milano, donna stuprata nel parco Ravizza prima di mezzanotte: aggressore ancora a piede libero

Martedì sera, prima di mezzanotte, una donna di 40 anni è stata aggredita brutalmente nel parco Ravizza: la descrizione della violenza

Un’altra violenza su una donna, a Milano. Questa volta è successo all’interno dell’area verde a pochi metri dall’ateneo meneghino, parco Ravizza. Qui, martedì sera poco prima di mezzanotte, una 40enne romena ha denunciato di aver subito una violenza sessuale: ecco cos’è successo secondo le sue dichiarazioni.

Stuprata a Milano
Stuprata a Milano: la Polizia cerca il colpevole (milano.cityrumors.it / ansafoto)

A dare la denuncia è stata lei stessa che, dopo la violenza subita, è riuscita a chiamare i Carabinieri ed il 118. Subito soccorsa dalle autorità sanitarie, è stata anche ascoltata dai Carabinieri del nucleo Radiomobile e della stazione Porta Monforte: ecco cos’ha detto e a che punto sono le indagini.

Leggi anche – Raid in centro a Milano: dentista dei vip rapinato dell’orologio da 100mila euro

Leggi anche – Ricettazione e riciclaggio di auto di lusso: in manette coppia di bielorussi

La descrizione dei fatti

Nonostante lo shock, la 40enne cittadina romena è riuscita a raccontare subito agli agenti quanto aveva appena subito. Secondo la sua descrizione dei fatti, l’uomo l’avrebbe agganciata con la scusa di chiederle una sigaretta e, una volta vicino a lei, l’avrebbe violentata costringendola a un rapporto sessuale. La donna ha descritto l’aggressore come un giovane nordafricano: le indagini, quindi, sono state affidate ai Carabinieri della Porta Monforte.

Stuprata a Milano
Stuprata a Milano: la Polizia cerca il colpevole (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Il punto sulle indagini

Non appena sono giunti sul posto, gli agenti hanno effettuato delle immediate ricerche nella zona dov’è avvenuto lo stupro, sperando che l’aggressore non si fosse allontanato troppo dall’area. Queste, però, purtroppo non hanno dato alcun esito, quindi si sono concentrate sulla ricostruzione dei fatti proposta dalla vittima stessa e sulla sua descrizione dell’uomo.

Nel frattempo, la 40enne è stata trasportata alla clinica Mangiagalli, centro specialistico per le violenze sessuali, per effettuare tutti gli esami del caso e nelle prossime ore, quando verrà dimessa dall’ospedale, sarà di nuovo sentita dai militari. Obiettivo è quello di dare un nome e un volto al violentatore, verificando anche la presenza di eventuali telecamere di sicurezza nella zona dov’è avvenuta la violenza.

Gestione cookie