Raid in centro a Milano: dentista dei vip rapinato dell’orologio da 100mila euro

Pochi secondi, tanto è durato il raid in pieno centro a Milano durante il quale una coppia di ladri ha sfilato dal polso del noto dentista dei vip il cronografo da 100 mila euro

La banda di ladri ha agito scaltramente: pochi secondi per strappare dal polso l’orologio del valore di 100 mila euro al 46enne, noto dentista dei vip. Questo lascia presagire che i rapinatori siano una coppia di professionisti del mestiere.

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Raid in pieno centro a Milano: dentista dei vip rapinato dell’orologio da 100 mila euro. (ANSA) milano.cityrumors.it

Tutto è avvenuto nella tarda serata di domenica scorsa, 14 luglio 2024, nella centralissima Porta Venezia a Milano. La vittima stava camminando in strada quando, all’improvviso, un uomo è sceso da un motorino guidato da un complice e ha aggredito alle spalle il 46enne strappandogli il lussuoso cronografo dal polso.

Il raid

Con il bottino da 100 mila euro i due ladri sono scappati in sella allo scooter facendo perdere le proprie tracce e lasciando il malcapitato scioccato per il raid subito. E’ l’ennesimo colpo dei predoni di orologi andato in scena nel capoluogo meneghino. La vittima, un notissimo dentista con studio in zona Duomo, non è stato ferito né, quella sera, ha allertato il 112 per denunciare l’accaduto.

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Raid in pieno centro a Milano: dentista dei vip rapinato dell’orologio da 100 mila euro. (ANSA) milano.cityrumors.it

Il giorno successivo, lunedì 15 luglio, in mattinata il 46enne si è diretto presso la caserma dei carabinieri più vicina per sporgere denuncia, anche se, secondo quanto riferisce anche il Giorno, non sarebbe stato in grado di fornire molte informazioni utili agli uomini dell’Arma che hanno verbalizzato la sua querela.

Ma andiamo per ordine: sono le 23.30 di domenica scorsa quando in viale Majno l’uomo sta camminando sul marciapiedi. In un attimo il ladro gli piomba addosso, gli afferra brutalmente il braccio e gli sfila l’orologio, un Audemars Piguet del valore di circa 100mila euro. Colto alla sprovvista, la vittima vede il rapinatore correre verso uno scooter in sella del quale c’era un altro uomo, complice del ladro, che lo aspetta in strada: l’uomo monta sul mezzo e i due si allontanano di corsa.

Le indagini

Dopo la denuncia presentata l’indomani mattina dal professionista, le indagini sono subito partite. Un aiuto all’attività investigativa potrebbe arrivare sicuramente dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona del furto. Da ricostruire anche il percorso fatto dal dentista nei minuti precedenti il raid, in modo da capire se la vittima sia stata seguita e da quanto tempo.

Il modo di agire della banda di ladri fanno ipotizzare che i due siano dei trasfertisti, ovvero rapinatori che di solito arrivano in città tra domenica e lunedì per compiere le rapine e poi ripartire il venerdì successivo con il bottino. I recenti casi passati di furti di orologi di lusso  insegnano che gli specialisti dei Rolex e di altri marchi di lusso, si muovono per le vie del centro di Milano quasi sempre in sella a scooter rubati o con targhe fasulle.

Poi quando prendono di mira la persona da rapinare, indifferentemente se il malcapitato sia a piedi o in macchina, i ladri iniziano a seguirne i movimenti, aspettando il momento giusto per entrare in azione in modo sicuro.

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Il modus operandi delle altre bande

Si prefigura un modus operandi diverso da bande di ladri. Per esempio, il modo di agire delle bande di franco-algerini, che si muovono a piedi e aggrediscono con violenza la vittima in gruppo è diverso da quello messo in atto dai ladri di origine nordafricana.

Questi ultimi, per esempio, prendono di mira la vittima, spesso un turista e gli strappano l’orologio dal polso. Sono spesso giovani rapinatori, a volte anche minorenni. Nel raid dello scorso 26 marzo avvenuto a Milano, per esempio, uno dei ladri era un 17enne marocchino, che fu bloccato subito, nonostante questo diede una testata a una poliziotta. Gli altri componenti della banda furono poi fermati nella settimana successiva dalla Squadra Mobile di Milano. Anche loro, come il marocchino erano giovanissimi: un 17enne e un 19enne.

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