Milano, caccia alle auto. Questa l’iniziativa di un gruppo di attivisti con disabilità che stana gli automobilisti irrispettosi: la protesta.
Milano, protesta senza sosta. Il motivo sono i parcheggi. Non tanto intesi come spazi appositi su cui lasciare le auto, quanto come modalità di approccio agli spazi designati: ovvero come parcheggia il cittadino. Più che a spina di pesce, i parcheggi degli automobilisti milanesi sono una spina nel fianco.
Ai danni di chi? Delle persone con disabilità. Nasce, da questa esigenza, un gruppo di attivisti che si è messo a “multare” le persone che lasciano la macchina sul marciapiede o parcheggiano – senza criterio – nei posti riservati alle persone con disabilità. La situazione è ingestibile, allora cercano di “gestirla” loro.
Chi ha trovato determinati foglietti si è preso la briga di leggerli. Viene subito in mente un famoso slogan di qualche anno fa, sempre da attivisti con disabilità, se vuoi prenderti il mio posto – recitava i volantino – prenditi anche il mio handicap. La situazione attuale, nei pressi di Nolo, non è tanto diversa: “Ci sono tante cose da fare nel 2024, possibile che ancora ci si parcheggia in questa maniera?”. Una delle frasi che è possibile leggere fra i tergicristalli delle auto “incriminate”.
Subito la dicitura: “Questo non è un verbale” a tranquillizzare i colpevoli. Solo una magra figura e l’ennesimo tormentone social, stavolta con una finalità più grande: il rispetto delle regole. Infatti sul foglietto che si atteggia a multa c’è un QRCode che riconduce alla pagina Instagram “SpostaMi”.
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Un canale dove vengono raccolte tutte queste situazioni ed episodi di inciviltà presenti sul territorio meneghino. Persino sulle strisce blu. Una tendenza che riguarda anche altre città: le stesse criticità ci sono anche a Roma, dove si sono attuati altri sistemi per evitare certe manchevolezze. I risultati, però, ancora si possono e si devono migliorare. Chissà se “SpostaMi” riuscirà davvero a fare la differenza.