Milano, amministratore delegato molesta manager in ufficio, davanti a tutti: immediata la denuncia

Ancora una violenza sulle donne, questa volta sul posto di lavoro. Manager molestata dall’AD in riunione, davanti a tutti: lei denuncia subito

Per quanto se ne parli e si sensibilizzi in merito, la violenza sulle donne resta uno dei temi principali su cui si concentra la cronaca. Quando si parla di questa questione non ci si riferisce solamente alle violenze carnali ma anche a tutte quelle forme di abuso e sopruso che quotidianamente vengono poste in atto nei confronti delle donne, sia nella vita privata che sul posto di lavoro.

AD molesta manager davanti a tutti
AD molesta manager davanti a tutti: lei denuncia immediatamente (milano.cityrumors.it)

Nelle ultime ore, una manager di una nota azienda di logistica di Milano che fattura ogni anno milioni di euro, è corsa dalle autorità per denunciare l’Amministratore delegato per violenza sessuale e abuso di autorità e relazioni d’ufficio. La reazione di lui, però, peggiora il tutto: ecco i fatti e la situazione attuale dell’accusato.

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I fatti: la molesta davanti a tutti

La vittima è una donna di 42 anni che, una volta dalle autorità, racconta che nel corso di una normale riunione pomeridiana l’amministratore delegato, di 36 anni, entra in ufficio salutando tutti con una stretta di mano informale. Quando arriva a lei, però, dice: “Fatemi abbracciare la…“, storpiando il suo nome così che abbia un’allusione sessuale. A un certo punto aggiunge: “Ma te lo posso toccare il c…?” e, con disinvoltura, passa dalle parole ai fatti e la palpeggia davanti a tutti i colleghi.

AD molesta manager davanti a tutti
AD molesta manager davanti a tutti: scatta la denuncia per violenza e mobbing (milano.cityrumors.it)

Con il compiacimento e le risate soprattutto dei colleghi uomini tenta poi una scusa: “Lasciatemi scherzare, in questo mondo difficile“. Lei però non ci sta: la donna si alza, esce dalla stanza e contatta subito l’avvocata Laura Panciroli, con la quale avvia una denuncia per violenza sessuale con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di autorità e relazioni di ufficio.

La reazione dell’AD

Una volta che l’Amministratore delegato viene informato dell’avviso di conclusione indagini, che quindi prelude a una richiesta di rinvio a giudizio, l’uomo chiama la manager in ufficio e le propone di accettare un altro incarico lontano dalla sede, quindi in una succursale. La dipendente, trattandosi di un possibile caso di demansionamento, ricontatta quindi l’avvocato e attraverso un giuslavorista deposita un ricorso d’urgenza al tribunale del lavoro di Milano per discriminazione di genere e mobbing. Nei prossimi giorni il giudice civile deciderà come agire in merito a quest’ultima accusa e, sempre nel prossimo periodo, l’Amministratore delegato verrà informato in merito al rinvio a giudizio per la violenza sessuale.

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