L’aggressore è un uomo di 44 anni, padre di una ragazza minorenne molestata, secondo lui da 3 senzatetto nei sottopassi della stazione ferroviaria Lambrate di Milano. La vicenda
E’ successo lunedì intorno le 20.30 nei sottopassi vicini la stazione ferroviaria Lambrate di Milano. Un uomo incensurato di 44 anni, M.R. scende da un suv e si avvia minaccioso verso alcuni clochard.
L’aggressore si presenta come carabiniere e ad alcuni senzatetto intima di andare via: “Dovete andare via di qui. Vi ammazzo tutti”. La motivazione, secondo il 44enne, è che in quella stessa mattinata uno di loro avrebbe molestato la figlia minore nel tragitto dalla stazione a scuola.
Aggressione a Lambrate
La vicenda è avvenuta a poche centinaia di metri dal luogo in cui 15 giorni fa il vice ispettore Christian Di Martino è stato accoltellato dal 37enne marocchino Hasan Hamis. Dopo che il padre della minore minaccia il gruppetto di clochard intimando loro di andarsene, colpisce con due calci una senzatetto e poi la spinge con forza verso un muro.
Un altro clochard, 42enne tunisino, vedendo l’aggressione alla donna si avvicina per difenderla e proprio in quel momento M.R. tira dai pantaloni una pistola: è una Beretta calibro 9×21, non ha il colpo in canna, ma il caricatore inserito con otto proiettili. L’aggressore punta l’arma contro il tunisino e urla: “Vi ammazzo tutti”. Forse la sua intenzione è quella di intimidirli.
Ma il clochard si precipita sul 44enne bloccandogli un braccio. Arriva un altro senzatetto, anch’egli tunisino e si impossessa della pistola per poi consegnarla alla donna presa precedentemente a calci dall’uomo. Ma non termina qui perché M.R. non ha solo quell’arma da fuoco, così estrae un coltello a serramanico. I due tunisini clochard di 42 e 23 anni riescono a disarmarle il 44enne e lo immobilizzano. Nel farlo, il senzatetto più grande riporterà la frattura del metacarpo.
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L’intervento
Mentre tutto accade, una donna che casualmente passava da lì assiste alla scena. Immediatamente allerta il 112. Pochi minuti dopo i carabinieri del Radiomobile arrivano in viale Rimembranze di Lambrate. I militari bloccano il 44enne aggressore sottraendogli la pistola e il coltello.
Dai successivi controlli in banca dati emerge che il 44enne aveva regolarmente denunciato il possesso dell’arma nel maggio del 2023 al commissariato di zona e che detiene legalmente in virtù di un porto d’armi per uso sportivo. La certificazione era stata rilasciata dalla Questura il 27 aprile 2022.
Il porto d’armi all’uomo è stato ritirato mentre la pistola con le relative munizioni è stata sequestrata. Ai militari dell’Arma dei carabinieri, M.R. conferma il motivo del raid punitivo: la sua intenzione era quella di far allontanare i senzatetto dal sottopasso, zona in cui la figlia minorenne percorre tutte le mattine nel percorso per andare a scuola. Cosi come lei anche altri bambini. Il pm di turno Rosaria Stagnaro, in accordo con i carabinieri denunceranno l’uomo con l‘accusa di minaccia aggravata, porto abusivo di armi, usurpazione di titoli e lesioni personali.