La Polizia di Stato arresta due giovani egiziani di 17 e 18 anni con l’accusa di rapina aggravata e lesioni ai danni di un 21enne.
Una passeggiata tranquilla, mentre tornava a casa dopo una serata trascorsa in compagnia della sua ragazza. Tutto normale fin quando il rientro di un giovane ragazzo di 21 anni non si trasforma in un incubo. Lo fermano due ragazzi, coetanei, rispettivamente 17 e 18 anni, in zona San Siro. Via San Giusto.
La scusa è quella consueta: una sigaretta. Non appena il giovane risponde, i due puntano il coltello contro il ragazzo intimandogli di dar loro il cellulare. Al primo rifiuto e una difesa accennata, i due non perdono tempo. Cominciano ad aggredire il giovane che si dimena, non senza difficoltà, evitando i peggio.
Questo non gli ha risparmiato una nottata al pronto soccorso dell’Ospedale Niguarda. La prognosi era riservata, ma non c’era pericolo di vita. È possibile parlare al passato perchè i fatti risalgono al 20 aprile scorso. Da allora le indagini hanno portato alla emissione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere per i due giovani di origine nordafricana.
Entrambi accusati di rapina in concorso e lesioni aggravate. L’operazione è stata portata a termine dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, VII Dipartimento, e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano.
Nello specifico i due ragazzi in manette sono stati condotti, dopo alcuni mesi di indagine e confronto, in posti diversi per scontare la pena. Il primo si trova nella Casa Circondariale Francesco Di Cataldo, mentre il secondo – essendo minorenne – sconterà la pena presso l’Istituto Penale per i minorenni Cesare Beccaria. Va precisato che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà accertata in maniera definitiva solo attraverso la sentenza irrevocabile di condanna.