Luca Lucci quella prima giornata di campionato del 17 agosto 2024 era in tribuna vip in compagnia di Emis Killa quando dalla curva sud del Meazza appare lo striscione in suo onore e il messaggio nascosto è per qualcuno
Sono le 20.46 del 17 agosto 2024 quando alla stadio San Siro a Milano parte della scritta “Curva sud Milano” viene coperta da uno striscione bianco. Compaiono accanto quattro parole: “Il joker ride sempre”.
Quel messaggio, esposto mentre al Meazza sta per iniziare Milan e Torino, è per qualcuno. E non è un nome a caso. Il “joker” è il 42enne Luca Lucci, capo ultras del secondo anello blu. Ma quella sera la “Bestia” o il “Toro” – così soprannominato- non è al suo solito posto al centro della curva, ma è allo stadio, in tribuna vip. Con lui Emis Killa.
Quella sera gli ultras di Lucci gli tributano tutti gli onori del caso. Il joker non è allo stadio, ma dov’è? La risposta è nell’ordinanza di custodia cautelare che ha fatto finire in carcere 18 ultras, tra milanisti e interisti, accusati di associazione a delinquere – con l’aggravante mafiosa – per accaparrarsi tutti gli affari collegati al calcio e allo stadio.
Luca Lucci è seduto nei posti vip delle tribune rosse, e accanto a lui c’è il rapper Emis Killa. I due, secondo quanto ricostruito nell’indagine della squadra mobile, coordinata dalla Direzione Distrettuale antimafia di Milano, sono arrivati insieme a bordo di un suv Alfa Romeo e si sono poi seduti insieme al primo anello, che poi abbandoneranno intorno le 21.40.
Giusto il tempo necessario a godersi l’omaggio dei suoi ragazzi per poi andare via insieme al rapper, che negli ultimi periodi è apparso sempre più vicino alla curva Sud, cosi come testimoniano le molte foto postate sui social insieme ad alcuni degli amici di Lucci, tra questi Fabiano Capuzzo, Ismail Hagag e Christian Rosiello, quest’ultimo diventato bodyguard personale di Fedez.
Nel giro di affari con i vip di Milano Lucci ci è arrivato grazie ai 15 anni di “credibilità” guadagnati nella Sud quando nel lontano 2009, Giancarlo Lombardi – il “Sandokan” leader dei Guerrieri ultras – viene messo fuori gioco dai guai giudiziari e lascia il comando alla sua spalla destra Luca Lucci.
La scalata del 42enne è rapida e violenta al punto tale che tutti gli altri gruppi vengono messi a tacere e la curva viene unificata sotto un solo striscione e ogni affare passa da Lucci, che condivide il direttivo con uomini fidati e pronti a tutto per lui. Dal 2018 ad oggi le guerre al secondo anello blu sono state tante e tutte vinte dal “joker”. Neanche quando l’amico – poi diventato ex – di Lucci, Lombardi decide di riprendersi il potere, vince e anzi rischia pure di rimetterci le penne con un agguato a gennaio avvenuto in un locale di Milano e – fortuna per lui – andato a vuoto.
Inutile anche il tentativo dei “Bleck devil” di Domenico Vottari di conquistare la Sud, faida in cui avviene il tentato omicidio di Enzino Anghinelli, quasi ucciso sotto casa sua l’anno successivo (2019), non si sa ancora da chi. Alla fine, dopo anni di guerre, i “Banditi” di Luca Lucci confermano il predominio su Milano con violenza.
LEGGI ANCHE. >>> Inter-Stella Rossa, ultimissime sulla partita: quote e probabili formazioni
Una base solida quella di Luca Lucci che “marcia” su Milano affianco al suo fedele esercito. La posizione del 42enne non viene macchiata neanche dopo gli arresti per droga. E così joker si avvicina a personaggi vip del mondo dello spettacolo e della politica.
Stringe mani importanti, come quelle di Matteo Salvini nel 2018 a una festa della curva. Fa affari, nuove conoscenze e apre aziende come l’ultima nota come Italian Ink, una società di studi di tatuaggi intestata a lui stesso e a Marianna Tedesco, moglie di Matteo Norrito, uno degli esponenti della curva interista.