Luino, figlio adottivo uccide il padre a coltellate dopo una lite

Tragedia familiare a Luino, un 25enne ha accoltellato e ucciso il padre adottivo in casa della madre. I Carabinieri lo hanno arrestato mentre tentava la fuga.

Luino, uccide padre a coltellate
I Carabinieri davanti alla casa teatro dell’aggressione mortale – Credits ANSA (Milano.CityRumors.it)

Tragedia familiare in un bell’appartamento nel centro di Luino, nel Varesotto. Un giovane di 25 anni ha accoltellato a morte il padre adottivo, un uomo di 57 anni di nazionalità svizzera.

L’omicidio è avvenuto sotto gli occhi della madre del ragazzo e del fratello minore, anche lui adottivo, presenti al momento dei fatti. A scatenare la violenza, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata una lite improvvisa, degenerata in pochi istanti. 

Luino, uccide il padre adottivo

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del comando provinciale di Varese, la discussione si sarebbe accesa durante una visita che il padre aveva fatto a casa della sua ex compagna. Il figlio maggiore, Francesco Rezzonico, ha afferrato un coltello da cucina e ha colpito il genitore al torace con un fendente mortale, recidendo un’arteria e causandone il decesso quasi immediato. Inutile il tentativo di suo fratello di fermarlo… Subito dopo, il 25enne ha cercato di fuggire a piedi per le strade di Luino.

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La sua fuga, però, è durata pochissimo. I carabinieri, già in zona per altri controlli, lo hanno intercettato a breve distanza e bloccato. Il giovane non ha opposto resistenza e, una volta portato in caserma, avrebbe confessato l’omicidio. Al momento si trova in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

 I rilievi e le indagini

Sul luogo del delitto sono intervenuti i militari del Nucleo Investigativo e della Scientifica, che hanno effettuato tutti i rilievi necessari. Il coltello utilizzato per il delitto è stato ritrovato e sequestrato. Il corpo della vittima è stato trasportato all’istituto di medicina legale per l’autopsia, che dovrà confermare la dinamica e la causa della morte.

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Gli inquirenti hanno ascoltato la madre e il fratello del giovane, entrambi sotto shock, per ricostruire nel dettaglio i rapporti familiari e il contesto in cui è maturata la violenza. Secondo le prime informazioni, la convivenza tra padre e figlio a Lugano, dove risiedevano, non era sempre stata serena. Il giovane, che avrebbe avuto qualche precedente per problemi comportamentali, si trovava in vacanza a Luino con la famiglia.

 Le parole della comunità

La notizia dell’omicidio ha scosso profondamente la tranquilla cittadina di confine. Molti residenti conoscevano la famiglia solo superficialmente, ma nessuno immaginava un epilogo tanto tragico. La madre del ragazzo è molto nota in zona: lavora come avvocato civilista e in passato era stata impegnata in attività di volontariato. La vittima, dirigente di una imortante compagnia assicurativa in Svizzera, era descritta come una persona riservata e gentile. Entrambi i figli, incluso un terzo ragazzo – anche lui adottato – vivevano con lui.

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Il sindaco di Luino, Enrico Bianchi, ha espresso cordoglio a nome di tutta la città: “Siamo sconvolti da quanto accaduto. Una tragedia che colpisce non solo una famiglia, ma l’intera comunità”. 

Attesa per l’interrogatorio di convalida

Il fermo di Francesco Rezzonico è stato convalidato e il ragazzo si trova ora nel carcere di Varese. Nei prossimi giorni sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari. La Procura di Varese sta valutando la richiesta di una perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e volere del giovane al momento dell’omicidio.

Il caso rimane aperto, e gli inquirenti continuano a lavorare per fare piena luce su un delitto che ha sconvolto una famiglia e un intero paese.

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