Cantante molto affermata a Milano, Greta Sprefico era scomparsa nel nulla il 4 giugno 2022 poche ore prima di vendere di un appartamento
Sembra davvero essere arrivato a una svolta il giallo per la scomparsa di Greta Spreafico, la cantante svanita nel nulla nel giugno di due anni fa.
La magistratura di Rovigo infatti ha inserito nel registro degli indagati Andrea Tosi, giardiniere di Porto Tolle, l’uomo che ha condiviso le ultime ore della donna, l’ultimo ad averla vista viva.
Due anni di indagini, intercettazioni, testimonianze raccolte spesso anche molto discordanti. Due anni di speranza per gli amici e per chi la rimpiange ma anche di lavoro di indagine e istruttoria nel tentativo di capire, di dare un volto e un nome a eventuali responsabilità. Greta Spreafico scompare nel nulla la mattina del 4 luglio 2022 a Porto Tolle, in provincia di Rovigo.
Non è lì per caso. Di queste parti era originario suo padre e qui Greta aveva ereditato alcune cose che lui, scomparso non molto tempo prima, le aveva lasciato. Tra queste un appartamentino che lei stava vendendo. Aveva già trovato l’accordo, 80mila euro, e fissato il rogito dal notaio. L’appuntamento era alle 11 del mattino del 6 giugno. Ma a quell’appuntamento Greta non si è mai presentata facendo perdere definitivamente le proprie tracce.
Greta era una persona molto nota a Milano. Con la sua voce potente e un carattere esuberante aveva calcato per diversi anni palcoscenici anche di un certo prestigio diventando una personalità. La gente la ricorda come voce femminile di numerosi progetti, uno su tutti: le Pussy DC, una band che su era ritagliata una notevole popolarità non solo in Lombardia e che è nota da anni anche all’estero.
Le Pussy DC, tutte ragazze, sono una cover band degli AC-DC dei quali eseguono tutti i grandi classici dal vivo. Un cover band che ha anni di storia e di attività dalla quale tuttavia Greta era uscita ancora prima di questi fatti e che aveva ormai intrapreso un nuovo percorso con una nuova cantante.
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Greta Spreafico era una personalità molto complessa e sfaccettata. Fidanzata con Gabriele Lietti, che aveva nominato suo unico erede, aveva affrontato tempi non facili del quali aveva parlato spesso anche sui suoi social a causa di una malattia.
Greta non era mai entrata specificatamente nel dettaglio. Ma per lungo tempo non era riuscita a tornare al lavoro, era operaia in una lavanderia industriale, né alla sua grande passione, diradando e poi saltando prove ed esibizioni fino a separarsi dal gruppo.
Una certa inquietudine che è trapelata anche nelle indagini che sono state oggetto di approfondimento anche di numerosi show televisivi.
La popolarità di Greta Spreafico era tale che di lei si sono occupati giornali e TV, trasmissioni importanti come Pomeriggio 5… la prima a parlare di lei, mostrando alcune sue immagini sul palco prese da You Tube di esibizioni sia come solista che come voce delle Pussy DC era stata Barbara D’Urso già nel 2022, poche settimane dopo la sua inspiegabile scomparsa. Ma la svolta alle indagini sarebbe arrivata dopo un approfondimento del talk show di attualità di TeleLombardia Iceberg che propone in diretta una intercettazione ambientale che sembra qualcosa di più di una prova schiacciante.
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In un audio si sente nitidamente Andrea Tosi, amico 58enne di Greta Spreafico, il giardiniere di Porto Tolle che è anche l’ultima persona ad averla vista viva, dire… “sono stato io… torno a casa subito”.
Di fatto però Tosi agli inquirenti ha sempre raccontato un’altra cosa. Di aver lasciato Greta viva dopo una birra a casa di lei nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2022 e di non averla più vista.
Anche per via delle sue ultime vicissitudini gli inquirenti pensano dapprima a un allontanamento volontario, a un gesto estremo, forse anche a un incidente stradale. Parallelamente si portano avanti tutte le piste possibili, compresa quella del sequestro e dell’omicidio. L’auto di Greta, una Kia Picanto, viene rinvenuta ma senza borsa né effetti personali poco lontano dal luogo del suo ultimo avvistamento. La Kia passa in contrada Bonelli, a Porto Tolle, alle 5.16 del mattino del 4 giugno. Poi di Greta Spreafico si perdono definitivamente le tracce.
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Vengono ascoltati il fidanzato Gabriele, le sue amiche, le persone che hanno suonato e cantato con lei nel corso degli anni. Vengono passate al setaccio le sue ultime ore a Porto Tolle nel corso delle quali Greta viene descritta sorridente e serena, impegnata a fare quello che andava fatto per vendere la casa del padre e tornarsene a Erba e alla sua vita normale.
Quell’intercettazione ambientale inizialmente non viene ritenuta credibile dagli inquirenti, che nel frattempo effettuano diverse perquisizioni nel tentativo di trovare elementi utili e di interesse alle indagini. Un altro elemento che sembra cambiare la prospettiva dell’inchiesta è la borsa di Greta Spreafico che viene rinvenuta presso la casa della donna. Qui viene raccolto anche del materiale organico al vaglio del RIS di Parma. Tra
A oggi la svolta è una ipotesi di reato certificata dall’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Tosi, l’uomo che veniva ritenuto non credibile o comunque non direttamente coinvolto, al punto da archiviare la sua posizione soltanto nell’ottobre scorso, dopo un anno e mezzo di inchiesta.
Oggi Tosi è l’unico indagato dell’istruttoria con ipotesi di reato grave: distruzione e occultamento di cadavere e omicidio preterintenzionale. Qualcosa in quella casa secondo gli inquirenti è successo.
La speranza oggi è che accaduto e responsabilità vengano definitivamente accertate e che dopo due anni sul caso della scomparsa di Greta Spreafico venga fatta chiarezza.