Milano violenta, ancora una volta al centro della cronaca con l’ultima aggressione consumatasi in pieno centro ai danni di alcuni passanti, spintonati e picchiati da un 35enne italiano
Ha prima infastidito alcuni passanti, poi li ha aggrediti spintonandoli fino a mandare due ragazze di 21 anni in ospedale. E’ quello che è accaduto ieri pomeriggio intorno alle 16 in pieno centro a Milano quando un uomo, italiano ma originario del Ghana, ha dato di matto senza apparente motivo.
L’uomo è stato poi fermato e arrestato dalla polizia di Stato intervenuta sul luogo del fatto. Il capoluogo lombardo si ritrova, di nuovo, al centro di spiacevoli fatti di violenza in strada. Sono, ormai, tante, troppe, le volte che si parla di aggressioni nate per futili motivi, una parola detta male, uno sguardo mal capito o semplicemente per il gusto di far male. Rapine, furti, stupri senza distinzione d’età o di razza, si contano ogni giorno a Milano. E questa di ieri è solo l’ultima di una lunga serie.
Ennesima aggressione a Milano
Ha precedenti di polizia simili a quello avvenuto ieri pomeriggio in centro a Milano. L’aggressore è un uomo di 35 anni italiano ma con origini africane. Ha dato fastidio a dei passanti, poi li ha spintonati e aggrediti fisicamente.
Infine, come se nulla di grave fosse successo, dopo le sue violenti gesta, è salito su un tram con l’idea di andare via. Poche fermate dopo è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato di Milano allertati da alcuni testimoni di quanto accaduto. L’aggressione è andata in scena ieri pomeriggio, venerdì 26 luglio nel cuore della città.
Tutto è iniziato verso le quattro di pomeriggio in largo Greppi, di fronte al Teatro Strehler. Il 35enne, che si trovava vicino la fermata del tram, ha iniziato a importunare alcune persone in attesa del bus ma anche alcuni passanti che in quel momento transitavano in quel punto. Poi, senza motivo, le ha spintonate e malmenate.
LEGGI ANCHE: >>> Milano, l’intelligenza artificiale licenzia 31 lavoratori. La rabbia dei sacrificati
LEGGI ANCHE: >>> Morte Luca Scatà, otto giorni prima del decesso l’ultimo desiderio realizzato dal poliziotto che uccise Anis Amri
Il tentativo di fuga e l’arresto
Appena è giunto il tram della linea 14, l’aggressore è salito sul mezzo per far perdere le sue tracce ma poco dopo una volante del Commissariato Centro della polizia di Stato che passava da quelle parti è stata allertata da alcune persone che hanno spiegato agli agenti cosa era appena accaduto.
Ai poliziotti è stato riferito che il 35enne era salito sul tram. Gli agenti si sono immediatamente avviati verso via Legnano dove hanno fermato il tram e tratto in arresto l’uomo.
Due ragazze 21enni in ospedale
Ad avere la peggio in tutta questa storia sono state due ragazze coetanee di 21 anni, una di origini ucraine e una italiana, che a causa dell’aggressione fisica subita dall’uomo, sono state poi portate presso il pronto soccorso dell’ospedale Gaetano Pini da un’ambulanza del 118 giunta sul posto. Entrambe sono state picchiate dall’aggressore con una prognosi rispettivamente di 14 e 10 giorni.
