Nuovo incidente mortale ieri, domenica 3 marzo 2024, nelle acque del Lago di Como, davanti alla spiaggia del Moregallo provincia di Lecco. Una subacquea di 66 anni, Elvira Mangini è la quinta vittima in pochissimo tempo nella stessa zona. E’ mistero
Di professione veterinaria ma con una smodata passione per le immersioni subacquee, Elvira Mangini in quella che si è rivelata la sua ultima immersione sportiva, ieri, domenica 3 marzo nelle acque del Lago di Como ha avuto un problema nella fase di risalita e non ce l’ha fatta.
Eppure la sub milanese di 66 anni era una professionista di subacquea, in possesso di brevetti tecnici avanzati e istruttore federale. Quindi, cosa sia accaduto in quelle acque al momento rimane un mistero. Appena hanno visto il corpo della 66enne galleggiare in acqua in prossimità della riva della spiaggia del Moregallo (Lecco) alcune persone hanno immediatamente lanciato l’allarme e sono intervenuti i soccorsi. Sul posto anche l’elisoccorso che ha trasportato la donna all’ospedale di Manzoni di Lecco in codice rosso.
Il mistero delle morti
Elvira è la quinta vittima da inizio anno a morire in quella stessa zona del Lago di Como, la spiaggia lecchese di Moregallo, vicina al Golfo di Lecco. Gli incidenti mortali in quella zona sono aumentati misteriosamente in pochissimo tempo, tanto da diventare inspiegabili. Il 2024 si apre con 4 morti in meno di 20 giorni di distanza. Il primo incidente il 2 gennaio a Colico nel lecchese.
L’automobile è finita nelle acque del Lago non lasciando scampo alla milanese 57enne Manuela Spargi, morta quasi subito. Mentre il marito Enrico Taffa, con la donna in auto, si è spento all’ospedale di Circolo di Varese il 17 gennaio. Solo qualche giorno dopo, un secondo incidente fatale. Morgan Algieri e Tiziana Tozzi, appena conosciuti, sono annegati in quelle acque del Lago dopo che, misteriosamente, il Suv di lui è partito senza spiegazione andando a finire nelle acque.
Ora è la volta di un altro decesso. La subacquea avrebbe avuto un problema nella risalita dopo essersi immersa nelle acque del Lago. Le sue condizioni sono apparse da subito gravissime ai sanitari intervenuti in soccorso per una probabile embolia polmonare. Ricoverata nel reparto di rianimazione, la 66enne Mangini è deceduta nel pomeriggio di ieri. Da gennaio 2024 a oggi si contano già cinque persone che sono rimaste vittime di incidenti mortali in quella zona.
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Il ricordo del presidente Atlantisub
Dopo il suo decesso sono molte le persone che, ancora attonite per quanto accaduto, hanno voluto lasciare un pensiero per la 66enne Elvira Mangini. Tra questi Sergio Passetti, presidente di Atlantisub che, come riporta il Giorno, ha ricordato la donna come: “Una sub esperta e molto scrupolosa. Elvira è stata una di noi, siamo tutti sconvolti per la sua morte”.
La sub milanese Elvira Mangini, continua Passetti: “Non solo era una sportiva ma anche un’istruttrice subacquea. Per anni ha fatto parte della nostra società, poi ha preferito dedicarsi a immersioni ‘tecniche’, a ridosso dei fondali. Amava viaggiare a questo scopo e anche per turismo”. La donna , una ex veterinaria dell’Ats, era in pensione da meno di un anno e mezzo.
Conosceva bene quella zona del Moregallo. Poi il collega sub ha continuato spiegando: “Le immersioni subacquee erano la sua passione, coltivata da anni nei momenti liberi e una volta in pensione ancora di più. Elivra era una persona generosa, seria e curiosa. Mancherà a tutti”. Quello che ancora rimane un giallo da chiarire è cosa sia accaduto durante quella drammatica immersione. Passetti sottolinea: “lei sapeva cosa stava facendo, faceva immersioni da quasi 30 anni. La sua morte è una tragedia. Sono vicino ai suoi cari in questo momento di grande dolore”.