Sulla scomparsa del 17enne Edoardo Galli la Procura di Lecco apre un’indagine. Il ragazzino manca da casa da ormai 6 giorni. Il punto sulle ricerche
Sono trascorsi 6 giorni da quando il 16enne, 17 fra un mese, Edoardo Galli non ha fatto più ritorno nella sua abitazione di Colico. Da giovedì scorso – 21 marzo – ultimo giorno in cui il giovane è stato avvistato in stazione, le ricerche delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco proseguono anche con l’utilizzo di droni e elicotteri per scandagliare la zona ritenuta d’interesse dalla famiglia Galli e dove il ragazzo potrebbe nascondersi.
Nel frattempo i magistrati della Procura di Lecco aprono un’indagine sulla scomparsa di Edoardo. Ammesso che ve ne siano, quali sarebbero le eventuali ipotesi di reato al momento non è noto saperlo. Non si conoscono neanche gli elementi che stanno approfondendo inquirenti ed investigatori. Il caso è estremamente delicato e sulla vicenda aleggia il massimo riservo.
Le ricerche del giovane 17enne di Colico sulle montagne dell’Alto Lario e della Valsassina iniziate due giorni fa sono state interrotte. I vigili del fuoco e i volontari del Soccorso alpino hanno scandagliato tutto il territorio anche in condizioni meteo non idonee per la neve in quota ma di Edoardo nessuna traccia.
Alla squadra di soccorritori ieri si era unito anche il campione mondiale di trial Matteo Grattarola, che da tempo collabora in operazioni simili con i tecnici del Soccorso alpino della Valsassina. Decine le segnalazioni giunte alla famiglia dell’adolescente e alle forze dell’ordine su probabili avvistamenti del ragazzo ma, ad oggi, tutte appaiono poco fondate, tranne una. Alcuni escursionisti sono sicuri di aver riconosciuto il ragazzino lungo un sentiero del monte Succhello, nella Bergamasca.
Lo avrebbero incrociato in montagna due giorni dopo la sua scomparsa, sabato 23 marzo. All’epoca ancora non si conosceva bene la vicenda ma in un secondo momento, gli escursionisti, vedendo la foto e la descrizione di Edoardo sui social e in tv hanno assicurato che era proprio lui quel giovane.
E mentre Edoardo si nasconde non si sa ancora dove, papà Alessandro e mamma Natalia, dalla loro abitazione di Colico, non si fermano con gli appelli in tv. I dubbi che attanagliano questa coppia di genitori sono tanti: si domandano se l’assenza di tracce sui monti sia un cattivo segno o una buona notizia.
L’appello dei genitori di Edoardo si ripete incessante: “Cucciolo torna a casa, non è successo nulla”. Alessandro e Natalia, quest’ultima di origini russe, assicurano di non aver litigato con il figlio e che non ci sono problemi in famiglia. Il Corriere della Sera riporta le parole dei genitori: “A scuola Edo ultimamente avrebbe accusato un poco di stress, ma senza manifestare difficoltà: i suoi voti sono anzi ottimi, è il primo della classe”.
Confermano anche che il loro primogenito era contento in quell’istituto e che non avrebbe voluto cambiare scuola. Quel giovedì però Edo doveva andare a Morbegno (So), dove frequenta il liceo scientifico ma in classe non è mai arrivato. Giunto in stazione a Colico, invece di salire a bordo del convoglio in direzione Sondrio, l’adolescente avrebbe preso un treno nella direzione opposta, Milano. Nello zaino avrebbe nascosto il sacco a pelo. Con se pare abbia portato anche il passaporto con la doppia cittadinanza italo-russa. Il cellulare risulta spento da quel giorno.
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Nel frattempo i carabinieri di Lecco, capitanati dal colonnello Alessio Carparelli, stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza delle stazioni ferroviarie interessate nella speranza di trovare elementi utili alle indagini e alle ricerche. Si lavora anche tra le amicizie del 17enne. Un aiuto potrebbe arrivare dalle chat Instagram dell’adolescente.
Ma per accedervi, in mancanza di password, servirà del tempo. Il 17enne, racconta chi lo conosce, ha una forte passione per la musica e il sassofono, ma è affascinato anche dai viaggi e dalle scoperte. E dunque, Edoardo potrebbe essere davvero arrivato a Milano, o come sospettano i genitori diretto all’estero visto che ha con sé il doppio passaporto.
La pista russa o ucraina è un’ipotesi seppur quasi impossibile. Da casa non mancano soldi né carte di credito ma il ragazzo potrebbe aver accumulato qualche euro dalle paghette degli ultimi mesi allo scopo di acquistare un biglietto di sola andata. Ma per dove? E soprattutto, perché?