E’ imminente la competizione nel piccolo comune nella periferia milanese che richiama tanta gente ma anche tante polemiche
Dal cavallo alle oche, il passo non è breve ma per Lacchiarella comune a sé ma che fa parte della periferia sud di Milano, è un vero e proprio Palio con tanto di contrade e di tradizione. Non millenaria ma pur sempre vecchia e che sta per arrivare vicina alla cinquantesima edizione. Quella che si svolgerà domenica 12 ottobre per l’esattezza è la numero quarantanove. Tante persone, ma anche tante polemiche, soprattutto tra gli animalisti.

E che battaglia in strada e soprattutto tra le persone per una questione di rivalità tra contrade ma anche tra alcuni che non vogliono più vedere uno spettacolo simile. Ma di cosa si tratta? Innanzitutto c’è da ricordare che la prima edizione di questo Palio è cominciata nel 1976. E tutto iniziò un po’ per gioco e un po’ per serietà e sana competizione, ovvero quando alcuni amici di Lacchiarella, per fare un po’ di promozione per il paese, decisero di far correre le oche per strada.
Il motivo è perché questo piccolo paese è conosciuto da tanti per le sue oche, ovvero per la vastità e la particolarità di questo animale che in queste zone è famoso per i tanti allevamenti. E così venne inaugurata questa sorta di competizione tra i vari allevamenti che, anno dopo anno, sono diventate delle vere e proprie contrade, anche se inizialmente erano dei cantoni con ognuna che avesse il proprio palmipede come protagonista. E così partì tutto.
Oche che corrono e animalisti imbufaliti
Negli anni è diventato un vero e proprio evento che, come avviene sempre in questi casi, ha suscito e alimentato polemiche a non finire tra le varie associazioni degli animali. Il motivo? Ogni contrada ha la propria oca che corre per strada, con accanto l’atleta che la fa correre ma senza poterla toccare e si vedono per le strade un vero e proprio percorso con uomini che gareggiano e corrono con la propria oca che starnazza e cerca di arrivare prima sulle altre.
Ma per gli animalisti è una competizione brutale e feroce perché “i poveri animali corrono e starnazzano perché impauriti non certo felici di fare quella che viene chiamata gara ma che gara non è“. C’è da dire che oltre alla competizione c’è una vera e propria rivalità, tanto che nell’ultima edizione, quella dell’anno scorso, ci sono stati episodi violenti, con lanci di bottiglie e accenni di rissa, tanto che sono dovuti intervenire i carabinieri che due anni fa sono arrivati addirittura in assetto antisommossa per placare gli animi.

In questi giorni, l’associazione Lndc Animal Protection, in particolare, ha mandato due lettere al Comune di Lacchiarella e ai Servizi Veterinari competenti per chiedere l’annullamento della gara. Ma non è stata presa in contemplazione. Ma le lettere di protesta sono tante e fanno riferimenti a situazioni spiacevoli che possono verificarsi.
L’associazione Lndc Animal Protection, attraverso il proprio sito ufficiale, ha fatto riferimento all’articolo 544 del Codice Penale che “punisce chiunque sottoponga un animale a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche”, e alla Legge 6 giugno 2025 n. 82, che ha introdotto un ulteriore rafforzamento delle tutele a favore degli animali. Ma la gara si farà, eccome.