Nottata di festa e di eccessi quella di Capodanno a Milano con numerosi interventi da parte di polizia e vigili del fuoco, qualche ferito, alcune risse, apparentemente il primo bilancio non è grave
La notte di Capodanno a Milano, come ogni anno, ha portato con sé un mix di festa, tradizione ma anche qualche problema di ordine pubblico da gestire.
Nonostante i divieti – niente concerto in piazza, niente fuochi d’artificio ‘pubblici’ e soprattutto zone rosse e vietate a persone con precedenti o segnalate per motivi di ordine pubblico – gli interventi sono stati parecchi anche la scorsa notte.
Qualche ferito lieve, numerose intossicazioni da alcol, ma nessun caso particolarmente critico anche se non sono mancate discussioni e persino alcune risse. Inclusa una carica nei confronti di alcuni agenti di polizia.
Il cuore della festa è stato, come sempre, piazza Duomo. Oltre 20mila persone si sono radunate per accogliere il nuovo anno sotto la Madonnina.
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Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo non c’è stato un grande concerto, ma la piazza era comunque piena di vita e colori. Auguri corali, qualche scherzo, molti brindisi ma fondamentalmente tutto si è svolto senza problemi. Già intorno all’una di notte, i mezzi dell’Amsa erano al lavoro per ripulire, e la piazza è tornata presto al normalità e senza gravi incidenti.
Nonostante le mille campagne contro i botti, ci sono sempre quelli che non resistono alla tentazione. E purtroppo, come ogni anno, qualcuno esagera si fa male. Dalla mezzanotte in poi Milano è stata sovrastata da un crepitio di botti e fuochi d’artificio che hanno animato tutta la città, dal centro alle periferie fino ai quartieri limitrofi.
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Questa volta sono state quattro le persone che hanno avuto bisogno di cure mediche per ferite lievi causate dai petardi. Bruciature e ustioni leggere, un ragazzo ricoverato per qualche ora stordito da un petardo che gli era scoppiato troppo vicino. Per fortuna niente di grave. Fuochi e botti si sono rallentati intorno all’1.15 per cessare definitivamente poco dopo. Oggi l’allarme saranno i numerosi botti inesplosi, spesso più pericolosi ancora di quelli deflagrati nella prima notte dell’anno.
L’altra faccia del Capodanno è stata l’alcol. Una trentina di persone, tra giovanissimi – diversi i minorenni – ma anche qualche adulto che hanno esagerato con i brindisi.
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I casi più seri sono stati trasportati negli ospedali Sacco, Fatebenefratelli e San Raffaele in codice giallo. Ospedali attrezzati ed equipaggiati con largo margine di anticipo. Nulla di drammatico a parte un paio di ragazzi svenuti e ricoverati in osservazione.
La notte tuttavia non è stata tranquilla ovunque. In via Zamagna, nel quartiere di San Siro, la situazione è degenerata. Alcuni esagitati hanno lanciato bottiglie e petardi contro le poche pattuglie di forze dell’ordine che sorvegliavano la zona e hanno acceso roghi con materiali accatastati.
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Ora la Digos sta cercando di identificare i responsabili analizzando i video delle telecamere. Un episodio che ha richiesto l’intervento di alcune squadre dei vigili del fuoco che hanno evitato che il materiale dato alle fiamme potesse attaccare alcune auto parcheggiate. Gli agenti si sono limitati a seguire la cosa da lontano evitando cariche e la situazione si è normalizzato senza feriti.
Un’altra nota dolente sono state le risse, scoppiate un po’ ovunque in città. Due giovani sono stati feriti con coltelli in diverse aggressioni, ma le loro condizioni non sono gravi.
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Tra le 3 e le 4 di notte, altre risse hanno coinvolto ragazzi tra i 17 e i 28 anni in varie zone di Milano: Barona, corso Como, corso Sempione, quasi sempre in prossimità di locali dove si faceva festa. Discussioni banali che potevano finire molto male. Quattro i giovani che si sono fatti medicare in ospedale.
Tirando le somme, la notte di Capodanno a Milano è stata intensa ma tutto sommato positiva. Nessun incidente grave, nessuna tragedia, e una città che ha saputo gestire l’energia (e qualche eccesso) dei festeggiamenti.