Bebe Touche è stato arrestato per rapina aggravata. Chi è il 24enne che sta occupando social e tendenze dopo la follia in piazza a Milano.
Un sorriso senza limiti pronto a prendersi tutto. Persino la disponibilità degli interessati, coloro che restavano affascinati dal suo modo giovale e simpatico, per ottenere qualche wiews in più: questo è Bebe Touche, il prodotto dei social che funzionano. Quelli in grado, con le dovute accortezze, di farti fare milioni di click.
Lui, 24enne maliano, si era inventato un format diverso: le interviste per strada, ma arricchite da aneddoti. Sembravano quasi delle candid camera, invece lo scherzo lo ha fatto lui agli altri. Una serie di situazioni inevitabili – che sembravano portarlo sulla cresta dell’onda – hanno finito per rovinarlo definitivamente.
Un arresto per rapina aggravata dopo che in piazza XXV Aprile a Milano ha picchiato un 18enne turco solo per portargli via il telefono, una “bravata” dirà chi lo conosceva. Dietro, però, c’è molto di più: il lato oscuro di chi è stato segnato da un delirio che non pensava di provare. La sensazione di onnipotenza: trap nelle orecchie e vestiti firmati a portata di mano. Click, follower e tante possibilità. Persino qualche sponsorizzazione.
L’illusione di avercela fatta davvero. La sensazione di potersi permettere qualunque cosa. Un’illusione arrestata – nel vero senso della parola – dalla Polizia che lo ha braccato nella notte tra mercoledì e giovedì dopo aver visto l’impensabile. Il giovane si è avvicinato a un 18enne turco. È nata una colluttazione, trasformatasi poi in rapina aggravata.
Inequivocabile la decisione delle autorità. Trasportato a San Vittore, con i suoi isoli della trap nelle orecchie. Loro parlano di galera, ma è una canzone. Il suo ritornello, invece, sarà leggermente più amaro per un futuro senza apparente via d’uscita. Gli rimangono i follower che sul suo account scrivono ancora adesso: non solo Instagram, ma anche TikTok.
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Oltre 157mila sostenitori che adesso lo cercano, ma per sapere innanzitutto com’è andata a finire una storia senza apparentemente né capo né coda. L’esito sembrava scontato, ma nell’epoca della post verità prima di formulare ipotesi meglio andare alla ricerca del fatto compiuto.
Bebe ha oltrepassato un limite che potrà valergli qualche pollice in sù, ma la libertà potrebbe perderla per un bel po’. Insieme al suo complice. Entrambi in attesa di convalida, un tempo che sembra infinito. Esattamente come le alternative che avevano all’ennesima “bravata” finita male.