Ha rapinato una coppia mercoledì scorso con un complice ma, dopo sette giorni, quell’occhio strabico l’ha tradito: arrestato un 19enne
La sera del 28 agosto, in via Carlo Dolci a Milano in zona San Siro, due fidanzati di 24 anni sono stati brutalmente aggrediti da tre rapinatori che, dopo averli presi a calci e a pugni, sono fuggiti con il bottino di un orologio da 300 euro. A distanza di sette giorni, però, l’identikit fornito dalla coppia ha dato i suoi frutti: arrestati due colpevoli, traditi da una caratteristica fisica di uno dei due.
A finire in manette un 19enne e un 25enne, entrambi cittadini marocchini, bloccati dagli agenti del commissariato Bonola sotto la direzione di Antonio D’Urso e della vice Federica Fimiani. Ecco però com’è andata la rapina e come, grazie all’identikit, gli agenti sono riusciti ad arrestare due dei tre colpevoli.
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La rapina
Verso le 20 dello scorso 28 agosto, in via Carlo Dolci, i due giovani fidanzati di 24 anni stavano passeggiando come fanno spesso quando, a un certo punto, sono stati aggrediti alle spalle da tre uomini. Subito la situazione è precipitata in una violenza inaudita e, scaraventati a terra, i due ragazzi sono stati presi a calci e a pugni, quindi anche storditi con uno spray urticante spruzzato in pieno volto.
Immobilizzati a terra per il dolore delle percosse e per lo spray urticante, i due giovani sono stati derubati di un orologio da 300 euro che indossava il fidanzato e, dopo il furto, hanno visto i tre sparire davanti ai loro occhi. Subito, però, hanno chiamato i soccorsi e le forze dell’ordine, che hanno ascoltato il loro racconto e disegnato un identikit dei tre aggressori: uno di loro, in particolare, è stato descritto con un evidente strabismo ad un occhio.
L’arresto
Proprio per via di questo identikit così particolareggiato, gli agenti del commissario Bonola hanno iniziato ad appostarsi in zona così da cercare di individuare un ragazzo che corrispondesse alla descrizione e, dopo due giorni di lavoro, hanno rintracciato due dei tre rapinatori.
Il primo ha 19 anni e “risiede” in un palazzo abbandonato in via Falck, poco distante dal commissariato: di lui, però, in Italia non c’è alcuna traccia, come se fosse un fantasma. Il secondo, invece, è più grande ed è già noto alle forze dell’ordine per dei precedenti per immigrazione clandestina e furti, risalenti al 1999. Nella giornata di ieri, per i due rapinatori è stato convalidato il fermo e, dopo la conferma delle loro identità da parte delle vittime, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere.