Una novità amara per i milanesi: si pensa di rendere a pagamento l’Area C anche nel weekend. Sala affonda la lama: la scelta è inevitabile
Area del centro storico di Milano a cui possono accedere solo alcune specifiche categorie di veicoli, l’Area C è in queste ore al centro della cronaca per via di una novità che potrebbe entrare in vigore già nelle prossime settimane. A parlarne è direttamente Beppe Sala, il sindaco di Milano, a margine della commemorazione del 42° anniversario dell’uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ecco le sue parole e le preoccupazioni del primo cittadino.
“Dobbiamo far pagare l’Area C anche nei weekend” ha detto, senza mezzi termini, spiegando ai cittadini il perché di una novità così pesante e rivoluzionaria. Il tema è cruciale e altrettanto importante è che tutti capiscano la situazione in cui si trova il Comune di Milano: secondo Beppe Sala, a fronte dei grandi investimenti che sta sostenendo la città, il governo sta elargendo sempre meno fondi.
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Il problema di bilancio
Beppe Sala non ha paura di parlare delle fatiche economiche del Comune di Milano. “È qualcosa su cui bisogna riflettere, perché se si invitano le amministrazioni a continuare ad andare avanti, a migliorare il trasporto pubblico, è chiaro che bisogna aiutarle” ha detto senza mezzi termini, riferendosi appunto alla probabile introduzione del pagamento dell’Area C anche nel weekend.
“È un fatto oggettivo: si tratta di qualcosa di cui mi lamento non solo con questo governo perché è la storia dell’ultimo lungo periodo” ha poi aggiunto, sottolineando quindi che non è in sé e per sé il governo di Giorgia Meloni ad aver impostato questo sistema, che evidentemente il primo cittadino di Milano non apprezza.
Il punto sui SUV
A luglio, alcuni esponenti della politica di Milano avevano presentato una mozione con la quale avevano chiesto una maggiorazione per la tariffa ordinaria di sosta dei suv che, secondo la loro proposta, sarebbe dovuta aumentare da 2 a 3 volte. “Stiamo vedendo e pensiamo di andare avanti in questa direzione. È evidente che non è questione di fare cassa, il problema è di cercare di mettere in ordine un bilancio che fa sempre più fatica e lo fa solo per un motivo: il trasporto pubblico“, ha detto in merito Beppe Sala.
Rientrerebbero tra i veicoli con la sosta maggiorata i mezzi con un peso superiore a 1,6 tonnellate e motore termico o elettrico. Il motivo sarebbe da ricercare nell’aumento sia di numero che di dimensioni di questo tipo di veicoli il che, secondo i sostenitori, riduce drasticamente lo spazio urbano disponibile.