La decisione del magistrato di Sorveglianza sullo stop dalle attività ricreative e sportive ad Alfredo Cospito per le offese nei confronti del pg di Torino è stata annullata
Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa AGI, Eugenie Giovannelli, magistrato di Sorveglianza di Sassari su Alfredo Cospito e l’esclusione del detenuto dalle attività ricreative e sportive in carcere ha annullato la sanzione disciplinare per una settimana intera in carcere dal Consiglio di disciplina dell’istituto.
Il 7 agosto dello scorso anno, Cospito parlando al telefono con la sorella aveva espresso parole offensive nei confronti dell’allora procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo. Dinanzi al Consiglio di disciplina l’anarchico aveva spiegato di essere stato “esasperato”.
Le parole offensive di Alfredo Cospito al pg
Alfredo Cospito, protagonista nella sua cella detentiva di un lungo sciopero della fame contro il 41 bis, davanti al Consiglio di disciplina, dell’istituto penitenziario aveva spiegato di essere stato “esasperato dall’ennesimo diniego della Direzione del carcere a consegnargli le fotografie di famiglia, di vergognarsi e non essere solito a questo tipo di espressioni affermando di avere creduto trattarsi di una conversazione privata, svoltasi in un momento di particolare tensione”.
L’annullamento della sanzione disciplinare
Secondo quanto letto dall’Agi nell’ordinanza in cui accoglie il ricorso, il magistrato di Sorveglianza di Sassari, Eugenie Giovannelli ribadisce che l’illecito contestato – ovvero le parole e l’atteggiamento offensivo nei confronti degli operatori penitenziari e di altre persone che accedono nell’istituto – viene reso concreto e, dunque, si caratterizza, solo in presenza della persona offesa, in questo caso il pg Francesco Saluzzo, che in quel momento non era presente.
In conclusione il magistrato Giovannelli sottolinea che: “Diversamente si ammetterebbe un’inaccettabile violazione del principio di legalità e tassatività”.
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Il caso
Per ben 182 giorni: dal 20 ottobre del 2022 al 19 aprile del 2023, Alfredo Cospito ha fatto uno sciopero della fame in carcere per protestare contro il regime detentivo a cui era stato condannato, il cosiddetto “carcere duro” (41-bis). In quel periodo, attraverso il suo legale, Cospito aveva dichiarato di voler attirare l’attenzione su come vengono applicati nelle carceri italiane i regimi di detenzione duri come il 41-bis.
L’anarchico riuscì nel suo intendo e per alcuni mesi si discusse molto sia del suo caso particolare che del regime 41-bis. Per via dello sciopero della fame le condizioni di salute del detenuto peggiorarono fino a fargli rischiare la morte in diverse occasioni. Il governo di Giorgia Meloni non tolse Cospito dal 41-bis.
Da quando Cospito ha smesso lo sciopero della fame a causa delle sue condizioni di salute compromesse, ormai 9 mesi fa, il suo caso è uscito sempre di più dalla cronaca nazionale sino a sparire del tutto. Ma nel frattempo nuove sentenze sono giunte che hanno confermato la sua detenzione al regime 41-bis. Attualmente Alfredo Cospito è rinchiuso nel carcere di Sassari, sempre sotto regime di 41-bis, da maggio del 2022.