14enne violentata al primo appuntamento. L’aggressore conosciuto in chat

Si erano conosciuti in chat e si erano dati appuntamento per un primo incontro dal vivo che si è tramutato in un incubo per una 14enne, violentata in macchina dal 27enne appena conosciuto. La tragedia a Mantova

Prima hanno chattato tramite social, dove i due si erano conosciuti. Poi si sono dati il loro primo appuntamento, ignara, la ragazzina di 14 anni che quell’uomo si sarebbe presto rivelato un violentatore e non il ragazzo gentile e amorevole che credeva di aver conosciuto online.

violenza sessuale
14enne violentata al primo appuntamento. L’aggressore fermato e arrestato a Mantova ha 27 anni. La storia (milano.cityrumors.it)

Infatti, durante il primo incontro di persona il 27enne ha aggredito e stuprato la 14enne in macchina. Ora l’uomo, fermato e arrestato dai carabinieri è ai domiciliari. La brutale vicenda è avvenuta a Mantova. Dopo l’aggressione sessuale la ragazzina ha raccontato tutto ai genitori che hanno denunciato quanto accaduto.

La conoscenza sui social

La protagonista di questa orrenda storia è una ragazza di soli 14 anni, violentata da un uomo di 27. La vicenda è accaduta all’inizio dell’autunno scorso (2023) quando i due ragazzi si conoscono sui social e stringono amicizia. Nasce, secondo la giovane ragazzina, un’amicizia “particolare” fatta di messaggi WhatsApp e carinerie da parte dell’uomo e a cui lei ricambia.

leggere chat whatsapp rischi
14enne violentata al primo appuntamento. L’aggressore fermato e arrestato a Mantova ha 27 anni. La storia (milano.cityrumors.it)

Dopo vari scambi di messaggi il 27enne invita la sua “preda” a fare un passo in avanti e procedere con la conoscenza dal vivo. La 14enne acconsente di incontrare l’uomo, mai pensando che sarebbe stata vittima di uno stupro. Così i due si incontrano ad ottobre e nell’auto del 27enne avviene la violenza sessuale.

Arrivata a casa la giovane vittima ha raccontato tutto alla famiglia che l’ha accompagnata in ospedale dove le sono state riscontrate lesioni. Subito dopo l’esito delle cartelle cliniche i genitori e la 14enne hanno sporto denuncia contro l’aggressore. Risaliti immediatamente al 27enne, la procura ha arrestato l’uomo con l’accusa di violenza sessuale ed è stato portato in carcere.

Sentita in Tribunale

L’aggressore, dopo l’arresto e il trasferimento in carcere è rimasto poco tempo in cella, per decisione del gip. E’ stato, infatti, posto agli arresti domiciliari. Nel frattempo la vittima di 14 anni, che frequenta il primo anno superiore in un istituto della provincia di Mantova, ieri, mercoledì 10 gennaio, è stata sentita dai giudici del Tribunale di Mantova nell’aula protetta riservata ai minori, raccontando l’aggressione subita.

L’udienza della giovane è avvenuta come incidente probatorio visto che il caso è ancora nella fase delle indagini preliminari. La vittima ha raccontato la sua versione dei fatti ripetendo le accuse contro il suo aguzzino.

LEGGI ANCHE: >>> Harry vuole trasferirsi vicino ai Royals ma Meghan frena: la condizione (durissima) che gli ha imposto

LEGGI ANCHE: >>> Morte Ivano Calzighetti, le novità dalle indagini sul ciclista investito e ucciso a Milano

Un altro caso di stupro in Lombardia

Il nuovo anno si apre con due casi di violenza sessuale in Lombardia. L’ultimo è quello appena descritto avvenuto a Mantova, dove l’aggressore è già agli arresti domiciliari. Mentre il secondo riguarda una nuova denuncia sempre per stupro avanzata da una 20enne bresciana e avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsa.

La ragazza, in questo ultimo caso, ha sporto querela dopo essersi rivolta al Pronto Soccorso dell’ospedale di Desenzano, luogo dove è accaduto lo stupro, denunciando di essere stata aggredita sessualmente nel parcheggio di una discoteca al termine di una serata trascorsa con degli amici.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, la ragazza avrebbe parlato di tre aggressori, uomini che la stessa presunta vittima conosceva ma non approfonditamente e che dopo aver acconsentito a darle un passaggio in macchina per ritornare a casa, l’avrebbero violentata in una campagna lasciandola poi sotto shock da sola.

Gestione cookie