Galli: “I metodi per la ripresa vanno pensati ora, ma non bisogna anticiparla”

Tra coloro i quali si stanno esprimendo con maggiore frequenza riguardo alla diffusione del coronavirus e a come combattere la pandemia c’è il professor Massimo Galli, responsabile del reparto di malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco.

Il professore è intervenuto questa mattina dalle frequenze di Radio Capital, toccando diversi punti divenuti di attualità. I test sierologici, in primis, secondo Galli “l’unico strumento che dobbiamo utilizzare senza se e senza ma. Ma è difficile ottenerli, la Cina li produce e ha preso cautele che hanno ritardato l’arrivo di questi test in giro per il mondo”.

Quanto alle metodologie per la ripresa, Galli è convinto che vadano “pensate ora, e devono avere lo spazio per essere applicate. È chiaro che bisogna favorire una ripresa, ma farlo in modo anticipato sarebbe un grande danno, rischieremmo di ricadere e la ricaduta diventerebbe pesantissima da gestire”.

In ultimo Galli precisa che “i segnali di diminuzione del contagio ci sono, teniamoceli cari e stretti sperando che si confermino. Quindi, cauto ottimismo”.

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