Milan, tempo di bilanci: Pioli dopo il Derby perso e con il finale di stagione alle porte tira le somme. Stoccata all’ambiente rossonero.
Pioli a tutta birra. Il tecnico rossonero affronta i giornalisti alla conferenza stampa della vigilia di Juve-Milan e lo fa in maniera diretta, senza peli sulla lingua. Forse anche perchè il clima non consente situazioni diverse: l’allenatore di Parma sa già di essere un separato in casa. A fine anno andrà via, la stagione è stata fallimentare.
Specialmente in Europa, adesso Pioli deve tenersi stretto il secondo posto per salutare senza rimpianti dopo uno Scudetto vinto in un passato che sembra lontanissimo e tante cose da fare che non hanno portato i risultati sperati. C’è ancora la Juve, però, in quella che non è una partita come le altre. Tuttavia le domande dei giornalisti vanno a toccare ben altre corde.
Milan, Pioli si arrende: “Inter più forte su tutto”
Lo Scudetto mai in discussione e la stagione al di sotto degli standard rossoneri: l’Inter non ha mai sentito la pressione addosso e questo per molti è stato motivo di critica. Pioli risponde agli scettici: “I nerazzurri sono sempre stati più forti, noi siamo stati costruiti diversamente in questi anni. Qualche volta abbiamo fatto il nostro meglio avendo dei risultati, qualche altra volta è andata male. L’Inter, tuttavia, è una corazzata”.
Questa ammissione di debolezza, secondo i tifosi, rappresenta la goccia che fa traboccare il vaso. Se prima era soltanto #Pioliout, adesso – dalle parti di Milanello – il mantra è Pioli mai più. Il rapporto con il Diavolo sembra essere ormai logoro da più punti di vista. La classifica, in altre parole, non è l’unico problema in casa rossonera.
Addio sempre più vicino
Il futuro ormai è segnato: bisogna resecare tutto. Il Milan sta già guardando nuovi profili per la panchina rossonera. I più indicati, al momento, sono Fonseca (ex Roma) e Lopetegui. Due allenatori per un posto, subito dietro Antonio Conte. Resta il sogno De Zerbi, ma è troppo indietro anche per una questione di trattativa.
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L’allenatore del Brighton sarebbe l’ideale, ma riportarlo in Italia non è semplice. Senza contare che non è detto che il mister ex Sassuolo accetti un progetto con una pressione simile. Il Milan ha finito la pazienza: ora punta sulla concretezza. Vuole un tecnico disposto a ingranare subito. I rossoneri vogliono premere il tasto reset, ma soltanto per tornare ad andare avanti veloce.