Giro di vite contro il virus, chiusura totale in Lombardia

Ieri sera due decreti che si sono seguiti a breve distanza, il primo della Regione Lombardia e il secondo del Governo, hanno sancito le restrizioni più dure che da giorni venivano richieste dalle regioni del nord. Con l’intervento del Governo queste misure sono applicate a tutto il territorio nazionale.

Per il sommarsi dei due decreti, non ancora presentati in forma ufficiale, nella nostra regione dovrebbero chiudere i cantieri, gli uffici, gli studi professionali e tutte le attività rivolte al pubblico, con la sola eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole (anche se da giorni a Milano è difficile trovarne di aperte). Bloccate anche tutte le aziende che non rientrano in settori strategici come l’alimentare, i tessuti (per il lavoro non abbigliamento), l’energia in tutte le sue varianti, la produzione della plastica, il trattamento dell’aria e naturalmente la produzione di materiale medico.

Vietato lo sport all’aperto anche da soli e sospeso con effetto immediato il Lotto e tutte i giochi e le lotterie. Continuano a funzionare invece i trasporti sia ferroviaria che urbani, i taxi, il noleggio con conducente e tutto il trasporto merci. Previste ammende fino a 5000 euro per i trasgressori.

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