Le parole di Inzaghi, Frattesi e Lautaro dopo l’impresa dell’Inter a Monaco hanno il senso della grande occasione: ma Kompany avverte… “anche noi possiamo vincere a San Siro”
La notte di Monaco ha il sapore dell’impresa per l’Inter, capace di battere il Bayern nel suo fortino europeo che non cadeva da quattro anni con una prestazione tanto matura quanto cinica.

Un 2-1 firmato Lautaro e Frattesi che vale più di un semplice vantaggio nella doppia sfida dei quarti di Champions League. Il tecnico Simone Inzaghi, il capitano argentino e il centrocampista match-winner non nascondono l’orgoglio ma tengono i piedi ben saldi a terra. Perché c’è ancora un ritorno da giocare e l’avversario si chiama Bayern.
Inzaghi dopo Bayern Inter: “È solo il primo tempo”
“Bisogna fare i complimenti ai ragazzi – esordisce Simone Inzaghi – più che al risultato, penso alla partita per come l’abbiamo giocata e sviluppata: tuttavia per quanto felici e soddisfatti dobbiamo ripeterci che questo è solo il primo tempo contro un avversario fortissimo. Anche se è stata una partita di grandissimo spessore, e che ci fa felici”.
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Simone Inzaghi non si lascia andare a facili entusiasmi ma mostra tutta la sua soddisfazione per il successo esterno: “I numeri dicono che il Bayern non perdeva da quattro anni in casa in Champions League. Sapevamo che avevano vinto 23 delle ultime 27 partite europee davanti al loro pubblico. Ce lo aspettavamo aggressivo e inizialmente sono stati davvero molto insidiosi, ma l’Inter ha giocato bene, con grande personalità”.
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Sull’azione del gol decisivo di Frattesi, l’allenatore sottolinea un aspetto importante: “Eravamo al 91′ e Sommer avrebbe anche potuto aspettare, prendersi qualche secondo. E invece siamo ripartiti giocando il pallone. Non abbiamo mai smesso di crederci, nonostante il pareggio subito. La squadra ha seguito i principi che portiamo avanti da quasi quattro anni”.
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Un passaggio anche sullo stato fisico del gruppo: “Acerbi era steso sul lettino alla fine primo tempo. Ci ho parlato, ha stretto i denti ed è rientrato. Darmian era alla quarta partita dopo l’infortunio. Sto chiedendo gli straordinari a tutti, ma ho un gruppo che non si tira mai indietro”.

Frattesi: “In quel gol c’è mia nonna”
Il protagonista più inatteso della serata è Davide Frattesi, entrato dalla panchina e autore del gol che ha deciso Bayern Inter. Ma dietro quel colpo vincente c’è una storia personale forte, che il centrocampista racconta senza filtri: “Nella mia vita ho sempre pensato che fosse la testa la mia miglior qualità, che niente e nessuno potesse scalfirmi. Ma dopo la morte di mia nonna, cui ero legatissimo, non riuscivo più ad andare avanti. Ero troppo legato a lei, non ero abituato a vederla così. È stato pesante. Dunque stasera credo ci sia il suo zampino nel mio gol, ne sono sicuro. Qualche strillo l’avrà tirato anche da lassù”.
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Un gol di rabbia, istinto e cuore: “Mi sono lanciato nello spazio, ho seguito l’azione e ho solo pensato a deviare quel pallone in porta. Ci hanno massacrati dopo il pari col Parma, ma l’Inter ha uno spessore enorme. Ora dobbiamo tirare fuori tutto quello che abbiamo, perché questo finale di stagione è troppo importante”.
Sulla sfida di ritorno, Frattesi non si fa illusioni: “Il Bayern attaccherà ancora di più, dovremo essere bravi a ripulire i palloni e a colpire in ripartenza. Ci vorrà cinismo, perché non sarà affatto facile”.

Lautaro dopo Bayern-Inter: “Ho visto uno spiraglio…”
Settimo gol in Champions e diciannovesimo stagionale per Lautaro Martinez, che sblocca la partita con un capolavoro tecnico: “Ho vinto un contrasto a metà campo, ho visto lo spazio e mi sono infilato. Thuram mi ha dato un gran pallone di tacco. Volevo calciare di sinistro, ma c’erano troppi giocatori davanti. Ho usato l’esterno e per fortuna è andata dentro”.
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Il capitano nerazzurro è tra i più lucidi nel leggere il momento: “Dopo il pareggio con il Parma abbiamo parlato tanto tra di noi. Volevamo dimostrare che siamo una grande squadra, e oggi lo abbiamo fatto. Abbiamo giocato con personalità. Valiamo molto e lo sappiamo. Ora pensiamo alla prossima, senza distrazioni”.
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Lautaro si conferma anche uomo-squadra: “Faccio gol, sì, ma quello che mi interessa di più è aiutare i compagni. A Parma ero uscito contrariato perché volevo restare in campo. Stasera mi sono ripreso tutto con gli interessi”.
Il ritorno a San Siro può valere la storia, ma il Toro frena: “Abbiamo fatto solo un passo. Mercoledì ci renderanno la vita difficile….”
E ora tocca al Bayern
Il tecnico dei bavaresi Vincent Kompany è ovviamente molto deluso dal risultato finale: “L’Inter si è dimostrata estremamente forte e solida, ha fatto il suo gioco e non ha rubato nulla. Ma noi dobbiamo partire dalle cose positive: e dunque dalla prima mezz’ora nel corso delle quali siamo riusciti a metterli in grande difficoltà. Avremmo anche potuto fare uno o due gol. Inutile anche parlare delle assenze e degli infortuni. Da settimane andiamo avanti come possiamo, con cinque-sei giocatori in meno. Non ho nulla da rimproverare ai miei. Hanno fatto una buona partita”.
Mercoledì a San Siro l Bayern dovrà tentare il tutto per tutto: “Possiamo vincere a Milano e faremo di tutto per vincere. La cosa importante sarà evitare di commettere errori: prepareremo una partita di grande intensità e tutta votata all’attacco, sperando anche di recuperare qualcuno che oggi non c’era….”