Il Venezia torna alla vittoria dopo 14 giornate battendo il Monza al Penzo grazie al primo gol in Serie A di Daniel Fila, tre punti d’oro per i lagunari, che agganciano l’Empoli e tornano a sperare in una salvezza ormai quasi impossibile per il Monza
Una zampata che può valere una stagione. Il Venezia interrompe un digiuno lungo quattordici turni e trova tre punti fondamentali nella corsa salvezza, battendo al Penzo un Monza in difficoltà.
A decidere è Daniel Fila, attaccante ceco alla sua prima gioia italiana, entrato nella ripresa e subito protagonista: segna il gol decisivo e si fa espellere nel recupero. Una partita tesa, ruvida, con poche vere emozioni e tanti errori tecnici, ma che per i lagunari vale tantissimo.
La vittoria era assolutamente imprescindibile per il Venezia, alla disperata ricerca di punti. Anche di più per il Monza, isolato e ultimissimo in fondo alla classifica con speranze di salvezza che si stanno assottigliando partita dopo partita.
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Logico che l’importanza della posta in palio potesse condizionare la partita che in effetti si è rivelata estremamente intensa da un punto di vista emotivo. Certo non bella.
La prima frazione si gioca su ritmi blandi, con il Monza che approccia meglio e si rende pericoloso già al 4’: su calcio d’angolo battuto da Ciurria, Mota impatta male ma il pallone carambola sui piedi di Pedro Pereira che impegna Radu con una deviazione velenosa. Il Venezia risponde al 25’, sempre su palla inattiva: Nicolussi Caviglia calcia forte e preciso verso il secondo palo, costringendo Turati a una parata complicata deviata sulla traversa. Poco dopo, da un’altra situazione da fermo, Marcandalli ha l’occasione buona ma il suo mancino trova la risposta del portiere brianzolo.
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Il Monza si affida alle ripartenze ma senza costrutto. Al 39’ è Urbanski a provarci di testa, ma la traiettoria è debole e facile preda di Radu.
Nella ripresa le squadre cambiano poco. Il Monza sistema il modulo in un 3-5-1-1 con Caprari alle spalle di Mota Carvalho, mentre il Venezia resta fedele al 3-5-2 iniziale. Di Francesco prova a rompere l’equilibrio con i cambi: dentro Yeboah e Fila per Gytkjaer e Oristanio. Il Penzo si accende al 66’, quando un fallo di Caldirola su Yeboah regala una punizione da posizione interessante, ma Nicolussi calcia alto.
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Poco dopo, la rete che decide il match: Ellertsson è rapido a trovare spazio e a saltare Birindelli, arriva sul fondo e serve un pallone perfetto per l’accorrente Fila, che da due passi non può davvero sbagliare. È il minuto 72 e il Penzo esplode.
Nel finale il Monza ci prova con generosità ma senza lucidità. Turati evita il raddoppio su un’altra punizione velenosa di Nicolussi, mentre Radu è attento su Caprari all’89’. Il Venezia sfiora anche il bis con Doumbia, poi nel recupero Fila rimedia il secondo giallo e lascia i suoi a soffrire in dieci uomini. L’ultima occasione capita a Caldirola, che calcia alto l’assist disperato di Turati. Finisce 1-0, e il Venezia si rimette in corsa.
Il Venezia di Di Francesco sale così a quota 24 punti, agganciando l’Empoli e riportandosi a -2 dal Lecce quartultimo. Una corsa ancora estremamente affollata quella per la salvezza se si considerano tutte le squadre non completamente tranquille, quanto meno dal Como (31 punti) in giù.
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Per il Monza, invece, fermo a 15 punti, la situazione sembra ormai definitivamente compromessa. In una giornata segnata anche dagli infortuni di Izzo e Keita Baldé, la squadra di Nesta non riesce a reagire e incassa la terza sconfitta consecutiva. La retrocessione è ormai solo questione di tempo…
VENEZIA-MONZA 1-0
72’ Fila (V)
VENEZIA (3-5-2) – Radu; Marcandalli (61’ Haps), Idzes, Candé; Zerbin, Busio (85’ Condé), Nicolussi Caviglia, Perez (71’ Doumbia), Ellertsson; Oristanio (61’ Yeboah), Gytkjaer (61’ Fila). Allenatore Eusebio Di Francesco.
MONZA (3-5-2) – Turati; Pedro Pereira, Izzo (50’ Caldirola), Carboni (76’ Palacios); Birindelli, Urbanski (76’ Forson), Akpa Akpro (76’ Gagliardini), Bianco, Ciurria; Keita Baldé (26’ Caprari), Mota. Allematore Alessandro Nesta.
Arbitro: Maresca di Napoli
Espulso: Fila (V), 90’+6’ per doppia ammonizione
Ammoniti: Zerbin (V), Yeboah (V), Ellertsson (V), Urbanski (M), Caldirola (M), Pedro Pereira (M).