Con la Serie B sempre più vicina, il futuro del Monza club brianzolo passa anche attraverso la cessione a nuovi investitori, Pier Silvio Berlusconi sarebbe pronto a passare la mano
In casa Monza si avvicina il momento del cambiamento. Con la retrocessione in Serie B ormai a un passo – potrebbe diventare aritmetica già nel prossimo turno di campionato in caso di una ulteriore sconfitta – prende sempre più corpo l’ipotesi concreta di un cambio di proprietà.

Stando alle voci Pier Silvio Berlusconi avrebbe avviato una trattativa piuttosto consolidata con un fondo americano attraverso l’avvocato romano Mauro Baldissoni, uomo di fiducia di Pallotta alla Roma per diversi anni.
Cessione del Monza: chi vuole il club
Baldissoni ha ricoperto i ruoli di direttore generale prima e di amministratore delegato poi tra il 2011 e il 2020 nel club giallorosso. È stato proprio lui a guidare i primi dialoghi con Fininvest per conto di un fondo americano, il terzo ad affacciarsi sul dossier Monza dopo Gamco e Orienta Partners, in entrambi i casi fallite, Ma stavolta la trattativa sembra avere basi più solide.
Cessione del Monza L’operazione, il ruolo Galliani
L’idea del fondo è quella di acquisire inizialmente una quota del 65-70% per poi, in prospettiva, rilevare l’intero pacchetto azionario. A differenza dei precedenti tentativi, questa volta la presenza di un referente autorevole come Baldissoni – esperto di diritto societario e con lunga esperienza nella gestione in Serie A – pare dare maggiore credibilità all’operazione. Fininvest, pur non commentando ufficialmente, ma nemmeno smentendo, sembra aperta al dialogo, anche in virtù di un contesto economico e sportivo sempre più delicato.
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In questo senso altra garanzia è quella rappresentata da Adriano Galliani, figura simbolo del Monza targato Silvio Berlusconi, che dovrebbe rimanere al centro del progetto in qualità di amministratore delegato. Una condizione che garantirebbe continuità gestionale e legame con il territorio, elemento non secondario per un club che negli ultimi anni ha puntato a consolidarsi come realtà ambiziosa nel panorama italiano.
Una stagione da incubo e l’addio alla Serie A
Il contesto sportivo certo non aiuta. Dopo tre stagioni in Serie A, il Monza si avvia verso una retrocessione ormai scontata. Due sole vittorie, ma soprattutto le sconfitte pesanti contro dirette concorrenti come Lecce e Verona hanno ridotto al minimo le speranze di salvezza.
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L’ultimo successo risale a gennaio e la squadra guidata da Alessandro Nesta – subentrato in state a Raffaele Palladino esonerato e poi rientrato a Monzello dopo la parentesi non positiva rappresentata da Salvatore Bocchetti – non è mai riuscita a trovare un’identità convincente.
Alla vigilia della gara contro il Napoli, lo stesso Nesta ha dichiarato senza giri di parole che le speranze erano tendenti allo zero… “La salvezza è quasi impossibile, ma serve dignità: c’è comunque modo e modo di retrocedere.” Parole che confermano un clima dimesso che si respira a Monzello, dove l’attenzione si sta già spostando su quella che sarà la prossima stagione.
Le basi per ripartire: strutture e paracadute
Nonostante il ritorno in Serie B, il Monza può contare su basi solide per programmare la risalita. Fininvest negli ultimi anni ha investito con decisione sulle infrastrutture: lo U-Power Stadium è stato completamente ristrutturato, così come il centro sportivo di Monzello, oggi uno dei più moderni in Italia.
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A questo si aggiunge un paracadute da circa 25 milioni di euro garantito dalla retrocessione dopo tre anni di massima serie, una somma importante per mantenere in equilibrio i conti e investire sul futuro partendo da anche un ottimo settore giovanile.

Cessione Monza, le trattative precedenti
La trattativa con il fondo guidato da Baldissoni è la terza manifestazione d’interesse concreta per il club. Nei mesi scorsi, Gamco – fondo guidato da Mario Gabelli – aveva sondato il terreno con Fininvest, salvo poi defilarsi dopo il crollo in classifica. Anche Orienta Partners era arrivata a una diligence piuttosto avanzata, ma l’operazione non si era conclusa. L’impressione, ora, è che l’urgenza dettata dalla retrocessione imminente possa accelerare le decisioni.
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Il Monza resta così al centro dell’attenzione, non solo per la propria posizione di classifica, ma per il futuro societario che si sta delineando. Nei prossimi giorni potrebbero arrivare nuovi sviluppi, con il fondo americano pronto a farsi avanti ufficialmente.
Il Monza, in campo domenica
Sul piano tecnico della squadra il Monza affida le sue ultime irrisorie speranze di salvezza alla trasferta contro la Juventus in programma domenica all’Allianz Stadium alle ore 18. Alle 20 potrebbe essere tutto finito. Se il Monza perde e il Lecce dovesse vincere a Bergamo contro l’Atalanta la distanza sarebbe incolmabile e il Monza sarebbe ufficialmente la prima delle tre retrocesse di questa stagione.