Quale sarà il futuro di San Siro? I dubbi non mancano, anzi c’è il rischio che possa restare inutilizzato o quasi. Ora a esprimersi ci pensa anche Fedez.
La strada sembra essere ormai tracciata, difficile che si possa tornare indietro. Milan e Inter sono decise a lasciare San Siro e a costruirsi uno stadio di proprietà, ritenendolo il modo migliore per poter aumentare i ricavi e poter restare competitivi. Del resto, questo è l’esempio che arriva dai top club europei più importanti, che si sono mossi in questa direzione, anche se con molti meno intoppi burocratici rispetto a quanto previsto nel nostro Paese.
Il Milan, in modo particolare, sembra essere la più decisa tra le due società e ha già avviato i contatti con il Comune d San Donato Milanese, dove dovrebbe sorgere l’impianto. Se il progetto dovesse essere confermato, non può che essere naturale chiedersi quale possa essere il destino di San Siro, a cui tantissimi appassionati non possono che essere affezionati. Anzi, molto spesso anche chi arriva in città da turista non manca l’occasione di volerlo vedere da vicino.
Cosa accadrà a San Siro? Le parole di Fedez fanno riflettere
Il calcio è ovviamente lo scopo principale per cui viene sfruttato lo stadio di San Siro, a eccezione dell’estate, in cui sono diversi i cantanti che approfittano di un impianto così grande per organizzare uno o più concerti. Sentirsi al centro della scelta in un ambiente così vasto è più che naturale, non a caso anche gli artisti più giovani finiscono per sentirsi realizzati nel momento in cui hanno la possibilità di esibirsi in una realtà come questa.
Se davvero Milan e Inter dovessero andare altrove, e questa al momento sembra essere la direzione presa da entrambi, la struttura sarebbe destinata esclusivamente ai cantanti. Non manca chi è dubbioso di fronte a questa possibilità e non si tratta di uno qualunque, bensì di Fedez, che ultimamente abbiamo visto in tribuna in occasione delle partite dei rossoneri dopo avere sottoscritto una partnership per la sua bibita energetica con Lazza.
Le parole del giudice di “X Factor” non possono che fare riflettere: “Mantenere lo stadio solo per i concerti prevede che debba vivere solo in estate, quindi non se sia economicamente sostenibile. È un discorso logico – sono state le sue parole in occasione della sua presenza in occasione dell’inaugurazione del centro ‘Tog’ Carlo de Benedetti per la disabilità infantile in via Livigno –. Non si può pensare di organizzare qui eventi musicali in inverno, questo potrebbe essere possibile solo se si pensasse di realizzare una copertura”.
Lo stadio sarà abbattuto o avrà altre funzioni?
Il cantante non ha voluto però esprimersi rispetto a un’altra questione di attualità, a cui tengono tutte le persone che sono state almeno una volta a San Siro, il suo possiible abbattimento. L’idea di non vederlo più, anche per chi non è appassionato di calcio, non può che fare male. Tutti, infatti, sono sempre apparsi affascinati osservando una struttura così maestosa, non potrebbe che essere un colpo al cuore raderlo al suolo.
“Il discorso che io faccio è solo economico – ha precisato Fedez -. Non ho un’idea ben precisa sull’abbattimento o meno di Sam Siro”.
Il rischio concreto è che il Comune possa quindi trovarsi con un pugno di mosche in mano dopo il continuo tira e molla con i club per invitarli a ristrutturare l’impianto attuale e spingerli a restare a giocare dove hanno fatto per anni, è quindi più che concreto. San Siro può essere considerato un impianto che ha diversi decenni alle spalle e non sembra essere in grado di garantire i ricavi che un top club ha bisogno per competere ad alti livelli, guardare altrove è stato quindi naturale per Milan e Inter. Non può che esserci il rimpianto per una struttura che è nel cuore praticamente di tutti.
