Da Novara a Milano per festeggiare il compleanno dell’amico detenuto a San Vittore, fermati dalla polizia 4 giovani
Dopo più di 50 chilometri percorsi per raggiungere il carcere San Vittore di Milano, 4 giovani sui 21 anni sono stati fermati e denunciati dalla polizia locale. Il motivo? Non volendo rinunciare ai festeggiamenti per il compleanno dell’amico detenuto, si sono recati fuori dal carcere per far esplodere una quantità non indifferente di fuochi d’artificio di fronte alla finestra della cella che lo ospita. I rumori dei botti prodotti hanno attirato immediatamente l’attenzione degli agenti del commissariato Porta Genova, che sono intervenuti fermando il gruppo.
Dopo aver individuato Piazza Filangieri come sito per mettere in scena lo spettacolo pirotecnico sono stati raggiunti dagli agenti di polizia, i quali si sono trovati di fronte ad un gruppo di quattro ragazzi composto da: un italiano 21enne, un suo connazionale anche lui di 21 anni, un giovane di 19 anni, anche lui italiano, e un moldavo di 25 anni. Si trovavano esattamente di fronte all’ingresso del carcere.
Uno dei 21enni, fermato e denunciato per il reato di accensioni ed esplosioni pericolose, è stato sorpreso mentre era in procinto di tirare un razzo; il coetaneo a cui è stata ritirata la patente, in seguito ad una perquisizione ha subito una segnalazione per possesso di droga (1 grammo di hashish), tenuta nascosta nel calzino. Stessa sorte è toccata al membro del gruppo più giovane, trovato in possesso di 0,3 grammi di cocaina e 1,26 grammi di hashish tenuti all’interno di un pacchetto di sigarette.
La situazione più critica, invece, riguarda il 25enne di origine moldava a cui sono stati trovati 15 grammi di hashish nel portaoggetti della portiera anteriore destra. Le quantità di droga rilevate, oltre a costargli il ritiro della patente, ha prodotto un’accusa per reato di spaccio.
Non è una novità quella dei fuochi d’artificio fuori San Vittore, perché solo un paio di anni fa accadde un fatto molto simile in occasione dell’uscita dal carcere del rapper milanese conosciuto come Baby Gang (Zaccaria Mouhib all’anagrafe), detenuto per circa un mese con l’accusa di aver rapinato un negozio. A testimoniare i festeggiamenti fu un video pubblicato sul suo profilo instagram in cui veniva ripreso mentre faceva esplodere alcuni fuochi d’artificio proprio di fonte a San Vittore.
In quell’occasione si fece sentire l’avvocato Niccolò Vecchioni il quale evidenziò alcuni aspetti delle indagini che, secondo lui, avevano ingiustamente prodotto l’arresto del suo assistito, tra cui i tabulati telefonici che dimostrerebbero l’estraneità del rapper rispetto al reato contestatogli poiché indicherebbero una posizione diversa rispetto a quella del locale rapinato al momento del colpo. La detenzione, comunque, fu breve e durò appena un mese