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Milano città Olimpica, il presidente del Coni ci avverte : “Dobbiamo correre” | Esclusiva

In una lunga intervista esclusiva il presidente del comitato CONI di Lombardia Marco Riva ci spiega quali sono i prossimi obiettivi di Milano città olimpica in vista delle Olimpiadi invernali 2026

Con la cerimonia di chiusura di Parigi 2024, Milano diventa la nuova capitale olimpica. Il primo evento ufficiale dei giochi sarà la cerimonia dei giochi invernale di Milano-Cortina in programma il 6 febbraio 2026. Manca poco meno di un anno e mezzo.

Milano e Cortina ospiteranno le olimpiadi invernali dal 6 febbraio 2026

Ne abbiamo parlato con Marco Riva, presidente del comitato regionale della Lombardia del CONI che si è concesso in una lunga chiacchierata esclusiva.

Milano Olimpica, manca un anno e mezzo

I lavori sembrano essere a buon punto: “In effetti sì – conferma Riva – anche se in questo momento la necessità è quella di mantenere il piede sull’acceleratore e spingere. Dobbiamo correre virgola non ci sono alternative: in questo genere di imprese non esistono tempi comodi perché tutto dovrà essere testato con largo margine d’anticipo con una serie di eventi test. In questo momento stiamo lavorando molto per fare in modo non solo che tutto sia pronto ma che tutto sia a posto in anticipo rispetto ai tempi previsti che ci obbligano a consegnare ogni singola opera con un margine notevolmente ampio”.

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Milano Olimpica

Marco Riva, che in questi giorni era a Parigi, ha potuto vivere in prima persona quello che è l’entusiasmo di un evento unico nel suo genere: “L’orgoglio di riuscire a portare una manifestazione come questa in Italia è il motore più importante. Le Olimpiadi possono essere uno straordinario riconoscimento per un paese, per un territorio come il nostro. Ma, cosa più importante, possono essere anche un nuovo punto di partenza per avvicinare ancora maggiormente lo sport alla gente. Il nostro comitato vanta numeri importanti, la delegazione di Lombardia a questi giochi di Parigi non sia limitata a partecipare in gran numero. Ci siamo tolti tantissime soddisfazioni, portando a casa medaglie e vittorie. Ora su questo dobbiamo seminare per fare in modo che sempre più ragazzi prendano esempio dalle imprese dei nostri azzurri e scelgano di fare attività sportiva”.

Sport per tutti

Marco Riva è convinto, non solo da dirigente ma da appassionato di sport, che lo sport debba ripartire dalla base e dalle scuole: “Quando si parla di avviamento all’attività sportiva non possiamo che fare riferimento alle nostre scuole dell’obbligo, ai ragazzi più giovani. Istituzioni come la nostra hanno il dovere di offrire un ventaglio di attività che sia il più ampio possibile a qualsiasi ragazzo che abbia il desiderio di fare sport, qualunque esso sia. La nostra ambizione è cercare di portare un’offerta sempre più ampia e che soprattutto questa offerta sia quanto più economica possibile. Il diritto allo sport per qualcosa di fondamentale”.

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Il destino di San Siro

La cerimonia inaugurale dei giochi di Milano Cortina si svolgerà a San Siro, stadio intorno al quale si sta discutendo moltissimo anche in considerazione di quelle che potrebbero essere le scelte di Milan e Inter di spostare il proprio teatro sportivo altrove. Marco Riva è un testimone direttamente interessato. Anche se… “Anche se il CONI è toccato solo parzialmente da questo tema, che tuttavia diventa importante soprattutto in questo periodo. Quando si parla di calcio e di stadi, soprattutto in questo momento storico e per due grandi società come Milan e Inter è inevitabile che il dibattito si faccia estremamente vivace. Ma per quanto mi riguarda la preoccupazione del CONI è che San Siro mantenga quel ruolo guida promesso in occasione delle Olimpiadi di Milano e Cortina”.

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In vista dei giochi 2026

Milano Olimpica sarà sotto gli occhi del mondo: “Sarà un’occasione di visibilità straordinaria per la città, per le sue società sportive e ovviamente anche per uno stadio che è comunque un simbolo dello sport del nostro paese. Non sta a me delineare strategie, esprimo solo l’auspicio che una struttura così famosa nel mondo trovi una sua giusta collocazione in un patrimonio sportivo sempre più ricco che Milano può offrire in un contesto all’interno del quale Milan e Inter sono due forze portanti”.

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Marco Riva, presidente del comitato regionale Lombardia del Coni – Credits Stefano Benzi

Non solo San Siro

Milano, in effetti non è solo San Siro. Le carenze sono ancora tantissime per molti sport di base: “C’è molto da fare – conferma Marco Riva – una volta di più va detto che le Olimpiadi sotto questo punto di vista possono essere non un punto d’arrivo ma un punto di partenza. Se pensiamo allo sport all’interno della scuola sappiamo che molti istituti non hanno palestre adeguate per fare attività sportiva. Mancano i palazzetti per fare pallavolo e pallacanestro, mancano molte piscine. Quindi queste sono sicuramente tematiche su cui vogliamo e dobbiamo lavorare per fare in modo che i risultati che si stanno ottenendo possano portare sempre più ragazzi a fare sport”.

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Lo sport deve essere accessibile: “L’accessibilità deve essere un concetto portante. Ed è un concetto che non può essere legato solo alla disabilità. Tutti, le persone più anziane così come i giovanissimi devono poter fare sport in maniera corretta e in un ambiente che sia confortevole”

Cosa significa Milano Olimpica

L’ultimo scatto verso le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina comincia oggi. Un anno e mezzo di rush finale che riguarda tutti, anche se i giochi olimpici non attraverseranno in senso stretto tutto il territorio lombardo.

La sfida del CONI è quella di fare in modo che tutti però possano vivere lo spirito olimpico attraverso un gran numero di eventi sul territorio. Marco Riva conclude così, parlando di territorio: “Il nostro non è solo un auspicio, un augurio. Stiamo lavorando per fare in modo Che anche se i giochi di fatto in Lombardia saranno vissuti soprattutto a Milano e in Valtellina ci possano essere un gran numero di eventi a integrazione del programma agonistico che vadano incontro a quanta più gente possibile su tutto il territorio regionale. Il nostro progetto è quello di coinvolgere tutto il territorio al di là del programma di gare. Milano avrà un’importanza fondamentale nello sviluppo dell’idea delle Olimpiadi che ospiteremo…”

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupandomi di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.