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Milan, Ibrahimovic alle strette: prime grane nel nuovo ruolo da dirigente, scoppia il caso

Ibrahimovic alle prese con le prime difficoltà nel ruolo dirigenziale. Come collaboratore di Cardinale, non si aspettava tanti problemi.

Il risolutore. Questo è sempre stato al Milan, qualcuno che arriva e risolve i problemi: l’ha fatto per due volte in epoche diverse, da calciatore, con ottimi risultati. Trascinatore nato, con gli scarpini ai piedi, ma senza è più complicato. Ibrahimovic è un concentrato di abilità, carisma e diplomazia. Sembra avere sempre tutto sotto controllo, persino quando non è così.

L’ex calciatore riflette sull’avvenire del club (Ansa Foto) – Milano.cityrumors.it

Quando gioca è più facile padroneggiare le difficoltà, senza scarpini ci vuole qualche attimo in più. Lo svedese comincia a capirlo da quando occupa la nuova posizione societaria nel Milan. Una sorta di testimonial con pieni poteri sul brand: il Diavolo rossonero è pieno di possibilità, valori e peculiarità.

Ibrahimovic, problemi al Milan

Compito di Ibra è farle capire a chi indossa quei colori e anche a chi vorrebbe investire nel marchio rossonero. Insomma lui deve curare i rapporti con le terze parti. Sia durante il mercato che nel resto delle attività di gestione societaria. Cardinale ha detto: “Quando parla Ibra è come se parlassi io”.

Decisione presa in casa Milan: tocca a Ibra (LaPresse) – Milano.cityrumors.it

La società si fida di lui, ma ora cominciano le prime grane del mestiere. La società ha annunciato Fonseca e proprio lo svedese ha dovuto spiegare a una piazza scontenta le scelte di un allenatore simile accompagnato da uno staff inatteso. Zlatan Ibrahimovic ha dovuto sottolineare che la scelta del portoghese è coscienziosa e da Milan, malgrado il tifo la pensasse diversamente.

Il caso Theo Hernandez

Ora è tempo di guardare oltre, ma non è detto che sia meglio: i problemi non sono più all’esterno, ma dentro le mura amiche di Casa Milan. Theo Hernandez non è contento, l’ha fatto capire all’interno di alcune dichiarazioni rilasciate dal ritiro della sua Nazionale: “I rossoneri? Ci penserò dopo l’Europeo. Il futuro si vedrà più avanti”.

Insomma non è più sicuro di voler restare. C’è ancora un contratto a vincolare il legame con la società di via Aldo Rossi, ma non basta per far andare tutto bene. I motivi del voltafaccia di Theo possono essere due: in primis ha ricevuto un’offerta irrinunciabile da Bayern o Real, ma questo è ancora da appurare, oppure non sente la fiducia nel nuovo corso rossonero.

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Mal di pancia in arrivo

E questo tocca a Ibra: sarà lui a cercare di farlo ricredere. Il Milan per strapparlo da Milanello chiede 100 milioni. Non è detto che certe squadre non possano permetterselo, soprattutto Bayern e Real, ma prima lo svedese deve capire la ragione profonda di questi mal di pancia. Insomma, risolvere problemi: quello che era abituato a fare, ma senza scarpini e con la cravatta è tutta un’altra cosa e soprattutto ci sono altri rischi con cui fare i conti. Una nuova sfida, di quelle che piacciono a Ibra, ma per capire l’esito servirà qualche mese.