Il pareggio tra Milan e Fiorentina finisce per frenare entrambe le squadre nella loro corsa all’Europa, ormai sempre più complicata per la squadra di Sergio Conceição
Il Milan inciampa ancora ed è costretto a rimontare la Fiorentina in una partita che sembra fotografare perfettamente la stagione rossonera: un primo tempo disastroso, una reazione rabbiosa ma tardiva, e l’ennesimo pareggio che complica ulteriormente la rincorsa all’Europa.

Dopo il 2-2 di San Siro, Sergio Conceição si prende la responsabilità del brutto approccio iniziale, parlando di “errori individuali non solo in difesa” e ammettendo le proprre responsabilità: “Sono io l’allenatore, la colpa è mia”.
Dall’altra parte, Raffaele Palladino si gode il punto conquistato con personalità e coraggio. Ma anche se il tecnico viola sottolinea la crescita del gruppo e il valore di un mini-filotto da sette punti contro Milan, Atalanta e Juventus, la squadra viola resta alle spalle del lotto di squadre che puntano alla Champions League.
Milan-Fiorentina, Conceição: “Il responsabile sono io”
Sergio Conceição analizza il pareggio con lucidità ma anche con un certo senso di frustrazione: “Ci sono stati alcuni errori individuali, ma non solo in difesa – spiega il tecnico – errori non forzati dall’avversario, frutto di svagatezze e disattenzioni, cose che si imparano da ragazzini. Stiamo cercando di correggere questo genere di cose, ma non è semplice”.
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L’allenatore del Milan insiste sulla mancanza di equilibrio e sulla discontinuità: “I primi venticinque minuti sono stati brutti, e il responsabile sono io. Perché sono io l’allenatore. Prepariamo bene le partite, ma poi non riusciamo a metterle in pratica. Contro l’Inter, ad esempio, avevamo fatto molto meglio. La mentalità giusta deve esserci sempre”.
Milan-Fiorentina, la gestione del caso Musah
Tra le immagini più forti della serata c’è sicuramente la sostituzione di Musah dopo appena 23 minuti, con il giocatore che si infila direttamente verso gli spogliatoi dando una sensazione di forte disappunto: “Musah mi aveva dato segnali positivi in allenamento, e per questo ha giocato dall’inizio. Ma la partita non stava andando bene e ho dovuto cambiarlo. È un bravissimo ragazzo e ha capito il motivo. Sono decisioni difficili, ma a volte necessarie”.
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Sui singoli, Conceiçao elogia Theo Hernandez per la sua spinta offensiva: “Theo crea con facilità, e sa essere devastante in avanti. In una difesa a cinque sarebbe più protetto, come contro l’Inter”.
Milan-Fiorentina, Palladino: “Giocato con coraggio”
Soddisfatto e sorridente, Raffaele Palladino che si gode un altro risultato positivo pur con qualche recriminazione. Perché la Fiorentina avrebbe anche potuto uscire da San Siro con tre punti: “Siamo venuti a Milano e abbiamo affrontato una grande squadra – dice Palladino – il Milan ha giocatori che si accendono in ogni momento e possono cambiare la partita quando vogliono. Ma noi abbiamo giocato con coraggio, qualità, personalità. Abbiamo avuto tante occasioni per vincerla, ma dobbiamo ammettere che avremmo anche potuto perderla. È stata una bellissima partita, estremamente incerta”.
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L’allenatore della Fiorentina sottolinea i progressi della sua squadra: “Se analizziamo il tabellino degli scontri diretti abbiamo fatto sette punti contro Milan, Atalanta e Juve: la strada è quella giusta. Questo è il tipo di atteggiamento che voglio vedere”.

Milan-Fiorentina, obiettivo Champions e continuità
Sulla possibilità di qualificarsi alla prossima Champions League, Palladino preferisce mantenere un profilo basso: “Al momento devo fare il pompiere – dice sorridendo il tecnico viola – è vero che stiamo crescendo, ma dobbiamo restare umili. Essere ambiziosi sì, ma sempre con i piedi per terra. È tutto aperto, ce la giocheremo fino alla fine”.
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Il tecnico non dimentica i punti lasciati per strada: “Contro squadre medio-basse abbiamo avuto troppe indecisioni, come contro Verona o Torino sprecando ottime occasioni in superiorità numerica. Ora l’obiettivo è proprio fare bene anche con chi lotta per altri obiettivi”.
Milan Fiorentina, due squadre e due momenti
Il Milan resta estremamente lontano dalla Champions League ma l’Europa è ancora possibile per la squadra rossonera, così come la Coppa Italia dopo il pareggio nel derby di andata e in vista del rematch in programma tra due settimane. In questo senso Sergio Conceição chiude con un sorriso amaro quando gli chiedono se si confermerebbe sulla panchina rossonera: “Sono deluso, ma adesso con questa domanda siete riusciti a farmi sorridere”.