Milan e Napoli, non è un Buongiorno. Rallentamenti nella trattativa per il difensore che resta alla corte di Cairo.
Milan e Napoli devono arrendersi all’evidenza. Per Buongiorno non è ancora il momento di cambiare casacca. Il difensore del Torino piace a molti top club europei. Sul classe 99 ci sono da tempo anche partenopei e rossoneri. Questo significa che la trattativa fra le compagini è molto serrata, ma Cairo prende tempo.
In special modo perchè non intende sottostare alle richieste dei primi interessati, ma valutare bene quello che può guadagnare da un eventuale avvicendamento. Appurata la necessità di andare oltre, quel che serve è soltanto aspettare il momento giusto. Potrebbe arrivare fra qualche settimana, così come in estate. È sufficiente sbloccare un’unica matassa: quella che porta al valore economico del giocatore. Cairo non si muove dalla richiesta di 40 milioni.
Può farlo anche perchè il ragazzo resta in granata fino al giugno 2028. A meno che non arrivi un’offerta importante prima. Napoli e Milan dal canto loro hanno provato a inserire anche qualche contropartita tecnica. Colombo e Ostingard in primis, ma Cairo ha risposto picche. Non vuole altri problemi di mercato. A meno che non ci siano le giuste basi per intavolare un discorso. Lo stesso aveva fatto con Bremer alla Juve, accettando l’offerta più alta.
Quindi sulla base dell’esperienza – che Cairo ha vissuto indirettamente – di Dragousin al Tottenham il Toro prende tempo perché se lo può permettere. E magari aspetta qualche buona offerta dalla Premier. Milan e Napoli restano a guardare. Tutt’altro che un Buongiorno. Al resto pensa il mercato.
Anche Cairo in tal senso ha le idee chiare: un limbo di attesa che non ferma gli affari, la rivoluzione granata potrebbe partire proprio da introiti importanti capaci di stimolare la concorrenza. Non resta dunque che attendere la fine di gennaio. Se Buongiorno resterà sotto la Mole, le prossime mosse del Patron saranno a rialzo. I gioielli vanno tutelati e Buongiorno è uno di questi.