Pedro entra e firma una doppietta che gela San Siro, finisce 2-2 tra Inter e Lazio, con i nerazzurri che mancano l’aggancio al Napoli in un drammatico alternarsi di colpi di scena tra San Siro e il Tardini, dove erano di scena gli Azzurri.
Poteva essere la serata del sorpasso, ma si è trasformata in una clamorosa occasione sprecata che lascerà un incredibile rimpianto all’Inter che per alcuni minuti ha avuto nelle mani il titolo. E se l’è visto sfuggire di mano soprattutto per proprie responsabilità.

A San Siro, il protagonista è Pedro, che entra nella ripresa e cambia volto alla partita con due gol che valgono il pareggio: prima, nel cuore del secondo tempo e l’altro, pesantissimo, su rigore al 90’ quando l’Inter di nuovo in vantaggio aveva le mani sul titolo perché il Napoli non era stato in grado di segnare al Parma.
Inter-Lazio, la grande occasione sprecata
Sono molte le responsabilità di una squadra che in vantaggio di misura ha iniziato a gestire il minimo risultato con troppo anticipo, finendo per perdere tempo e concedere poco a una Lazio che non poteva perdere punti essendo ancora in corsa per un piazzamento in Europa.
Stavolta i cambi a Simone Inzaghi non bastano. Tradiscono le seconde linee: Arnautovic, ma soprattutto Taremi, davvero impalpabile.
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La Lazio di Baroni dal canto suo gioca una partita coraggiosa e determinata, capace di rientrare due volte in partita. Un risultato finale che premia i biancocelesti, ancora aggrappati alla loro corsa europea, e lascia l’amaro in bocca a un’Inter che aveva assaporato la vetta e che ora sarà costretta a sperare in un clamoroso capitombolo interno del Napoli all’ultimo turno. Tutto può accadere, in un’ultima giornata che sa di psicodramma – cosa che l’Inter sa molto bene – ma la grande occasione sprecata non tornerà più e tutto ora dipende dagli errori del Napoli.
Inter-Lazio, primo tempo: primo vantaggio nerazzurro
L’inizio è bloccato e segnato dall’attendismo. Entrambe le squadre sembrano più concentrate su quanto accade sugli altri campi che su ciò che succede a San Siro. La Lazio, con l’orecchio alla Roma e alla Juve, non forza i ritmi. L’Inter invece gestisce, ma fatica a creare veri pericoli. Le prime occasioni vere arrivano nel finale di tempo: prima Sommer salva su Isaksen, poi arriva il vantaggio nerazzurro.
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Ma al 45’, da un angolo di Calhanoglu nasce la rete che sblocca il match. Dimarco si vede respingere la conclusione e sul pallone vagante piomba Bisseck che con un gran sinistro spara sotto la traversa. San Siro esplode. E con il momentaneo pareggio del Napoli a Parma, costretto a non perdere per salvarsi, l’Inter va al riposo momentaneamente in testa alla classifica.

Inter-Lazio, secondo tempo: Pedro protagonista
La ripresa si apre con le squadre ancora condizionate dalle notizie che arrivano dagli altri stadi. Inzaghi toglie un Taremi evanescente per inserire Correa, mentre Baroni gioca la carta Pedro. Ed è lo spagnolo a dare la svolta: al 72’ firma l’1-1, dopo un’azione confusa che coinvolge anche Vecino. Il gol viene prima annullato per fuorigioco, poi convalidato dal VAR.
In un San Siro che ammutolisce la risposta dell’Inter è immediata. Al 79’ Dumfries si fa trovare pronto sul secondo palo e, di testa, riporta avanti i suoi su punizione di Calhanoglu: “Palla perfetta, non potevo sbagliare”, dirà l’olandese a fine gara. È il momento di massimo entusiasmo per i nerazzurri, che vedono lo scudetto più vicino. Ma il destino ha altri piani.
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Minuto 90. Ancora Pedro riceve palla dopo un tocco sporco di Bisseck, che allarga il braccio in area. Chiffi inizialmente lascia correre, poi viene richiamato al monitor e fischia il rigore. Pedro si presenta sul dischetto e firma il definitivo 2-2: “Non mi tremano mai le gambe in questi momenti”, confessa dopo il fischio finale. Il finale è incandescente: Arnautovic prima si sbrana il gol del vantaggio, poi lo segna al nono minuto di recupero. Ma è in fuorigioco. E mentre il Napoli festeggia un pari che vale oro, l’Inter rimpiange il suo pareggio interno che potrebbe costare lo scudetto.

La classifica e il prossimo turno
Con questo pareggio, l’Inter resta a -1 dal Napoli. I nerazzurri dovranno vincere a Como nell’ultima giornata e sperare in un passo falso dei partenopei impegnati in casa contro il Cagliari per conquistare lo scudetto. La Lazio, invece, dice praticamente addio alla Champions: sesta a quota 65, è a -2 dalla Juventus e a -1 dalla Roma. Le possibilità di un aggancio sono davvero minime.
Il tabellino
INTER-LAZIO 2-2
45’+1 Bisseck (I), 72’ Pedro (L), 79’ Dumfries (I), 90’ rig. Pedro (L)
Inter (3-5-2) – Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Taremi (56’ Correa), Thuram.
Allenatore: Simone Inzaghi
Lazio (4-3-3) – Mandas; Marusic, Gila (97’ Gigot), Romagnoli, Nuno Tavares (65’ Hysaj); Guendouzi, Rovella, Vecino; Isaksen (53’ Pedro), Castellanos, Dia.
Allenatore: Marco Baroni
Ammoniti: Calhanoglu (I), Castellanos (L), Gila (L), Romagnoli (L)
Espulsi: Baroni (L), Inzaghi (I)
Arbitro: Daniele Chiffi di Padova.