Il cedimento dell’insegna della Torre Generali a Citylife ha provocato la chiusura della piazza e della metro. Nessun ferito. La riapertura nel tardo pomeriggio con i duemila dipendenti che lavorano sulla Torre Hadid tutti in smart working
Sarà riaperta nel tardo pomeriggio di oggi, martedì, al più tardi in serata, la piazza di City Life sotto la Torre Hadid, il grattacielo che i milanesi hanno affettuosamente soprannominato Lo Storto.

Va dunque verso la soluzione il caso clamoroso del cedimento della gigantesca insegna pubblicitaria delle Assicurazioni Generali, del peso di alcune tonnellate, posizionata sul tetto del grattacielo.
Allarme a City Life
L’emergenza è scattata poco dopo le 6.30 di lunedì mattina quando improvvisamente un un tirante dell’insegna ha ceduto, provocando il distacco parziale della struttura metallica. Un evento tanto improvviso quanto chlamoroso che ha subito richiamato l’attenzione di passanti, anche a parecchia distanza dalla torre dove l’insegna sembrava pericolosamente in bilico.
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Molte le chiamate ai vigili del fuoco, immediata la chiusura di piazza Tre Torri e della fermata omonima della metropolitana M5. Fortunatamente non si sono registrati feriti, ma le immagini del crollo e la successiva evacuazione hanno fatto rapidamente il giro del web diventando virali in pochi minuti.
City Life off limits per quasi due giorni
La zona è stata transennata per tutta la giornata di ieri mentre i tecnici valutavano la stabilità della struttura. Solo nel tardo pomeriggio è stato autorizzato il ritorno alla normalità, con la riapertura della piazza e del centro commerciale sottostante. Le autorità parlano di un “cedimento localizzato”, ma resta l’interrogativo su come sia stato possibile un evento del genere in un’area simbolo della nuova Milano su un palazzo appena costruito, con non più di sei anni di vita.
Le cause dell’incidente
Secondo quanto ricostruito dalle prime perizie che ora andranno circostanziate, il distacco sarebbe avvenuto a causa della rottura di uno dei tiranti che sostenevano l’insegna posizionata sulla sommità della Torre Hadid. Il cartiglio, 45 metri di larghezza per 10 di altezza composto da lettere in metallo e visibile da tutta la città, si è parzialmente inclinato sulla sinistra generando un forte rumore, descritto dai presenti come “una specie di esplosione sorda”.
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“Abbiamo sentito un sordo boato metallico e poi abbiamo visto alcuni frammenti di metallo cadere dal tetto”, ha raccontato al TG3 una dipendente del vicino centro commerciale.
La polizia locale è intervenuta immediatamente, isolando tutta l’area circostante per garantire la sicurezza. L’ATM ha chiuso in via precauzionale la stazione M5 mentre le attività commerciali sono rimaste chiuse per tutta la giornata di ieri. Torre Hadid ovviamente chiusa anche per gli oltre 2mila dipendenti che lavorano al suo interno che anche oggi sono rimasti a casa, a lavorare in smart woprking.

La dinamica e le prime ipotesi: effetto vela e sollecitazioni
Una delle prime ipotesi sul cedimento è un effetto vela, ossia l’impatto del vento su strutture esposte e leggere. I tecnici intervenuti parlano di una combinazione di fattori: da un lato la tensione costante cui sono sottoposti i tiranti; dall’altro, le raffiche che negli ultimi giorni hanno colpito Milano. Ma anche il forte incremento delle temperature…
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L’insegna, posta a oltre 170 metri d’altezza, risulta difficile da ispezionare regolarmente, anche se è soggetta a controlli periodici. La struttura della torre non ha riportato danni, ma l’area è stata comunque sottoposta a verifiche approfondite prima della riapertura.
Le conseguenze sul traffico e sui servizi
“Abbiamo agito con la massima prudenza e cautela” ha dichiarato il comandante della Polizia Locale di Milano, spiegando che la zona è stata evacuata nel giro di pochi minuti. Anche il centro commerciale CityLife Shopping District è rimasto chiuso fino alle 15.30, riaprendo solo dopo il via libera dei tecnici.
Le parole delle autorità: “Situazione sotto controllo”
Nel corso della giornata di oggi sono arrivate le rassicurazioni delle autorità e il via libera degli ispettori.
“È stato un evento anomalo, ma contenuto: non ci sono rischi strutturali per la torre”, ha detto l’assessore comunale di Palazzo Marino Marco Granelli.
Anche Generali, proprietaria dell’edificio, ha rilasciato una nota: “Siamo già al lavoro per comprendere le cause dell’incidente. La sicurezza è la nostra priorità assoluta”.
City Life, indagini e prossimi passi
Le indagini sono ora affidate a una squadra tecnica che nei prossimi giorni esaminerà nel dettaglio i materiali e le componenti coinvolte. Non è escluso che si proceda con una verifica completa anche delle altre insegne presenti sugli edifici di City Life.
“L’episodio sarà oggetto di un approfondimento specifico. Vogliamo evitare che un evento simile possa ripetersi”, ha detto un dirigente del Comune. Anche la magistratura ha aperto una inchiesta.
Nel frattempo, l’accesso alla torre è stato parzialmente riaperto, ma alcune zone restano ancora interdette in attesa del via libero definitivo su tutta l’area circostante la torre che dovrebbe arrivare in serata…