Partita folle al Mondiale per Club, l’Inter va sotto contro l’Urawa Red Diamonds, spinge e gestisce il gioco ma riesce a ribaltarla con Lautaro e Carboni solo in extremis. I nerazzurri volano in testa al girone e si avvicinano alla qualificazione in vista dell’ultima partita contro il River Plate, bloccato sul pareggio 0-0 dal Monterrey.
Una vittoria in extremis che sa di liberazione. L’Inter di Cristian Chivu conquista tre punti fondamentali nel secondo turno del Gruppo E del Mondiale per Club, superando 2-1 i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds grazie a due gol segnati negli ultimi minuti da Lautaro Martínez e Valentin Carboni.

Una partita dalle mille emozioni, in cui i nerazzurri si sono ritrovati a rincorrere dopo un gol subito nei primi minuti, pagando un avvio ancora una volta un po’ lento e forse anche poco attento.
Inter-Urawa Red Diamonds in sintesi
Dopo il pareggio all’esordio contro il Monterrey, l’Inter aveva l’obbligo di vincere per restare in corsa verso i quarti di finale. E la risposta, seppur tardiva, è arrivata. Il primo tempo è stato dominato dal possesso palla e da una fitta manovra offensiva, ma privo di concretezza. Anche perché i giapponesi si sono mantenuti sempre estremamente raccolti e in difesa, molto attenti a non scoprirsi mai e lasciando pochissimo spazio.
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Nella ripresa, nonostante qualche imprecisione di troppo e un Urawa compatto e comunque ben organizzato, Chivu ha azzeccato i cambi e nel finale l’Inter ha ribaltato tutto: prima il pareggio firmato da Lautaro al 78′, secondo centro consecutivo per l’argentino, poi il gol decisivo di Carboni al 92’. Un risultato che premia il coraggio e la pazienza dei nerazzurri, ora primi nel girone in attesa dell’ultima sfida.
Inter-Urawa Red Diamonds: il gol di Watanabe
L’inizio della partita è stato uno shock per l’Inter. Dopo appena 11’, infatti, i giapponesi hanno colpito alla prima vera occasione con Ryoma Watanabe, bravo a insaccare dopo una bella azione orchestrata da Kaneko e Matsuo. La difesa nerazzurra, colta impreparata, ha pagato a caro prezzo l’unica sbavatura iniziale.
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Da quel momento in poi, però, è iniziato un monologo interista. I nerazzurri hanno tenuto il pallino del gioco, arrivando a chiudere il primo tempo con un possesso palla superiore all’80% e ben 12 tiri complessivi, ma senza mai riuscire a sfondare. Lautaro ha colpito una traversa di testa al 41’, Barella ha sfiorato il gol in altre due occasioni e anche Dimarco ha cercato la via della rete su punizione con scarsa fortuna.
Ma l’Urawa limitandosi a difendersi con ordine e chiudendo ogni spazio per affidarsi ai lanci lunghi, ha finito per chiudere la frazione in un vantaggio stretto e certo non molto meritato.
Inter-Urawa Red Diamonds, secondo tempo: ribaltone nel finale
Nel secondo tempo l’Inter è rientrata con la stessa intensità, ma Chivu ha capito che serviva qualcosa di diverso per cambiare l’inerzia. Così, al 72’, ha inserito Valentin Carboni, che si è subito messo in luce con le sue giocate tra le linee. La svolta arriva al 78’: cross perfetto di Barella, Lautaro si coordina in area e batte Nishikawa con una girata di destro che vale l’1-1. È il ventiquattresimo gol stagionale per il capitano nerazzurro, sempre più decisivo.
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Ma il colpo del KO arriva nel recupero. Al 92’, su una respinta corta della difesa giapponese, Carboni si avventa sul pallone al limite dell’area e con un sinistro preciso trafigge il portiere. Un’esplosione di gioia per i nerazzurri e per Chivu, che al triplice fischio ha parlato di “una vittoria meritata, arrivata grazie alla voglia di crederci fino in fondo”.

La classifica e il prossimo turno
Grazie a questa vittoria l’Inter balza al comando del girone con 4 punti in attesa dell’ultima partita del girone che vedrà i nerazzurri in campo contro il temibilissimo River Plate nel match in programma mercoledì alle 3.00 ora italiana al Lumen Field di Seattle.
Dal canto loro gli argentini non sono andati oltre lo 0-0 contro i messicani del Monterrey al termine di una partita molto spigolosa con tanti cartellini gialli che potrebbero costare cari alla squadra argentina: al 91′, Castano ha lasciato i suoi in dieci, dopo un doppio giallo. E sarà squalificato, come Enzo Pérez e Giuliano Galoppo, entrambi ammoniti e già diffidati, agevolando in qualche modo l’Inter, visto che il River sarà costretto a rinunciare ai tre centrocampisti titolari.
Il tabellino
INTER‑URAWA RED DIAMONDS 2‑1 (0‑1)
Marcatori – 11’ Watanabe (U), 78’ Lautaro Martínez (I), 90+2’ Carboni (I)
INTER (3-4-2-1) – Sommer; Darmian, de Vrij, Carlos Augusto; Luis Henrique (85′ P. Sucic)), Barella, Asllani (72′ V. Carboni), Dimarco (72′ A. Bastoni); Sebastiano Esposito (45′ Francesco Pio Esposito), Zalewski (45′ Mkhitaryan); Lautaro Martínez. Allenatore Chrisian Chivu.
URAWA RED DIAMONDS (4-2-3-1) – Nishikawa; Ishihara, Danilo Boza, Hoibraten, Naganuma (87′ Ogiwara); Gustafson (87′ Haraguchi), Yasui; Kaneko (dal 67′ Sekine), Mateus Savio (79′ Matsumoto), Watanabe; Matsuo (79′ Thiago Santana). Allenatore: Maciej Skorza.
Arbitro – Dahane Beida (Mauritania)
Ammoniti – Nishikawa (U), Sekine (U), Thiago (U).