Il Como batte il Lecce e conquista la seconda vittoria consecutiva in casa, impresa che non gli riusciva in serie A dal 1988, e chiude l’anno nel modo migliore con tre punti importantissimi in chiave salvezza
Serviva una vittoria alla squadra di Cesc Fabregas. E vittoria è arrivata, con l’aiuto di un pubblico eccezionale – Sinigaglia tutto esaurito – ma soprattutto grazie a una prestazione continua e piena che si è concretizzata nel secondo tempo grazie alle reti di Nico Paz e di Cutrone.
Il Como chiude l’anno conquistando la sua quarta vittoria, la seconda consecutiva in casa dopo quella contro la Roma, e tre punti importantissimi che vedono la squadra lariana scavalcare proprio il Lecce in classifica in una zona non tranquilla ma certo meno drammatica. Altro dato significativo è la prima partita che il Como conclude senza subire gol, un dato importante per una squadra davvero dominante, e molto sicura del proprio gioco.
Vittoria meritata quella del Como, non c’è dubbio. Anche se i gol arrivano solo nella ripresa le occasioni migliori sono tutte della squadra di casa protagonista di una partita sempre tesa in attacco.
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…E se c’è un migliore in campo per il Lecce, questo è il portiere Falcone, decisivo in almeno tre-quattro occasioni per contenere un passivo che poteva anche essere deicsamente molto più pesante.
La partita inizia con un Como decisamente aggressivo, che già al 5′ colpisce una clamorosa traversa con un destro di Cutrone, dopo un errore di Rafia. La pressione dei padroni di casa continua: all’8′, Cutrone serve un’ottima palla a Nico Paz, ma Jean interviene provvidenzialmente, impedendo il vantaggio.
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Il Lecce fatica a costruire, mentre il Como mantiene il controllo del gioco. Al 29′, il Como ha l’occasione migliore del primo tempo: Cutrone subisce fallo in area da Baschirotto e l’arbitro assegna un rigore. Tuttavia, Nico Paz si lascia ipnotizzare da Falcone, che respinge con una grande parata. Gli ultimi minuti del primo tempo vedono ancora protagonista Nico Paz, il cui tentativo su punizione al 45+2′ è neutralizzato da un’altra spettacolare parata di Falcone.
Il secondo tempo si apre con la stessa identica sceneggiatura, Como subito all’attacco con un atteggiamento sempre molto aggressivo. Al 47′, Cutrone sfiora il palo con una girata volante su cross di Moreno. Al 49′, finalmente il gol, meritatissimo: è proprio Nico Paz a sbloccare il risultato con un sinistro velenoso dal limite che si insacca dopo aver baciato il palo. Tiro delizioso e letale.
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La reazione del Lecce è tendente allo zero. Anzi… È il Como che continua a premere. Al 55′, un gol di Cutrone viene annullato per fuorigioco iniziale di Fadera. Al 62′ è lo stesso Fadera rendersi pericoloso con un sinistro deviato in angolo da Baschirotto. In un dominio del genere manca solo la tranquillità. Che arriva a dieci minuti dal termine.
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Van der Brempt trova spazio in area e conclude, Falcone respinge, ma Cutrone è prontissimo a ribadire in rete per il 2-0. Il Lecce, condizionato anche da moltissime assenze, non ci crede. E il Como porta a casa una vittoria eccellente e pienamente meritata.
Il Como sale a quota 18 scavalcando proprio il Lecce in classifica in attesa della prossima sfida che arriverà solo il 10 gennaio, a Roma contro la Lazio. Il 19esimo turno dei lariani in casa contro il Milan è infatti rinviato al 14 gennaio per via dell’impegno di Supercoppa dei rossoneri a Riyad. Per il Lecce terza sconfitta della gestione Giampaolo chiamato ora a rifarsi, in casa, in un’altra partita estremamente significativa dal punto di vista della classifica, domenica 5 gennaio alle ore 15 in Via del Mare contro il Genoa.
COMO-LECCE 2-0
49′ Nico Paz, 80′ Cutrone
Como (4-2-3-1) – Reina; Van der Brempt, Goldaniga, Kempf, Alberto Moreno (67′ Dossena); Engelhardt (83′ Kone), Da Cunha; Strefezza (92′ Braunoder), Paz (83′ Verdi), Fadera; Cutrone (83′ Belotti). Allenatore Cesc Fabregas.
Lecce (4-3-3) – Falcone; Dorgu, Baschirotto, Jean, Gallo (60′ Oudin); Coulibaly (84′ Bonifazi), Pierret (46′ Kaba), Rafia; Pierotti (84′ Sansone), Krstovic (60′ Rebic), Tete Morente. Allenatore Marco Giampaolo.
Arbitro: Marco Piccinini di Forlì
Ammoniti: Van der Brempt (C), Coulibaly (L), Goldaniga (C), Pierotti, Engelhardt (C)